Le MedioEtruria? Non serve una nuova fermata tra le province di Siena e Arezzo lontana dalle città e Siena “ha già la sua stazione dell’alta velocità ed è Empoli”.
Ad evidenziarlo in una nota congiunta sono Giuseppe Romano, capogruppo Forza Italia dell’Unione dei comuni Empolese – Valdelsa, e Diego Crocetti, coordinatore Forza Italia Capraia e Limite.
“Non ci sarebbe nulla di ulteriore da realizzare, considerato che la stazione di Empoli è sufficientemente adatta allo scopo essendo dotata da un lato di cinque binari attivi dei quali due di essi potrebbero essere destinati al transito delle Frecce e che dall’altro i marciapiedi sono sufficientemente lunghi e già rialzati in conformità alla normativa europea-aggiungono. Sotto questo profilo la stazione di Empoli potrebbe servire non solo il Senese, ma anche tutto l’Empolese-Valdelsa il cui bacino potenziale in termine di passeggeri è di oltre centocinquantamila persone”.
“Occorre poi tenere presente come la stazione di Empoli-aggiungono-, essendo posizionata sulla Pisa-Firenze, vede già ora il transito di tre coppie di frecce, di un intercity e di un intercity notte. Empoli sarebbe semplicemente, (si fa per dire), da aggiungere come sosta durante il percorso, con un aggravio di tempo di soli due minuti a fronte dell’enorme utilità che da tale realizzazione invece ne deriverebbe”.
I treni “avrebbero ottime connessioni con Siena, riducendo i tempi per arrivare a Roma di oltre due ore. Il tutto avverrebbe a costi enormemente inferiori, risparmiando quindi risorse che dovrebbero essere viceversa impegnate per completare il raddoppio e magari provvedere all’elettrificazione di tutta la Empoli-Siena- si legge ancora-. Attualmente infatti le due strozzature, con il binario semplice tra Ponte ad Elsa ed Empoli e tra Poggibonsi e Siena, non consentono l’espletamento di un servizio adeguato e moderno”.
L’elettrificazione, spiegano “permetterebbe di ridurre i tempi di percorrenza tra Firenze a Siena di oltre 30 minuti, portando i treni di nuova generazione a coprire la tratta in soli 60 minuti”.
“Questa è la ragione per la quale guardiamo con diffidenza ai ricorsi amministrativi in ordine al tracciato ed al raddoppio dei binari della tratta -proseguono i due-. Spostare infatti il sedime ferroviario dal percorso attuale, comporterebbe la perdita di appetibilità da parte degli utenti della linea stessa, tempi biblici per l’individuazione e la realizzazione del nuovo percorso, ma soprattutto metterebbe a serio rischio la realizzazione degli investimenti già previsti e stanziati per l’ammodernamento infrastrutturale di cui questa linea ha estremamente da tempo bisogno. Anche in riferimento alle osservazioni circa l’inquinamento acustico-ambientale derivanti dal raddoppio, sono a nostro giudizio evidentemente superate, considerato che i nuovi treni diesel-elettrici e a batteria, prevedono una riduzione del 50% di consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel” .
“Il tema dei trasporti nel Senese e nell’Empolese Valdelsa è di drammatica attualità. Ed è bene che tutti i soggetti chiamati ad esprimere pareri ed esercitanti funzioni amministrative dirimenti sul punto, lo facciano con autentico spirito costruttivo. Pena la marginalità dei nostri territori cui la situazione attuale sembra che vada inesorabilmente a condannarci”, concludono
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