“Siena non merita la condanna della sua prestigiosa istituzione di alta formazione musicale di rilevanza nazionale ed internazionale. E non merita la grande superficialità del Comune, che continua a vedere nel Franci un problema anziché una risorsa per l’intera città”.
Così la Flc Cgil interviene sulla vicenda che coinvolge il conservatorio senese. L’organizzazione, insieme alla Cgil, fa sapere che vigilerà “affinché il processo di statizzazione non sia compromesso, per fare in modo che non si perda nemmeno un posto di lavoro e che il Franci e Siena non escano perdenti da questa brutta vicenda”.
Ricordando la decisione assunta qualche giorno dal Tar il sindacato sostiene che da palazzo Pubblico si è voluto fare credere ” che gli interessi degli studenti del Franci fossero in conflitto con quelli del Piccolomini. Pensare di risolvere le sofferenze di quest’ultimo producendo un danno al Conservatorio è un’idea malsana che rivela il disinteresse di questa Amministrazione Comunale verso la cultura e il futuro della città ed un’attenzione rivolta più ai ruoli personali che al bene comune”, sui legge in un comunicato.
“Possiamo discutere delle responsabilità storiche che hanno portato alla situazione attuale che vede il Piccolomini – continua il testo della nota- in sofferenza già da diversi anni, ma non possiamo mettere in discussione i bisogni di un Istituto di alta formazione musicale in una fase così delicata della sua esistenza, che vedrà concludere a breve il tanto sudato processo di statizzazione. In questa vicenda l’unico atteggiamento miope è quello dell’Amministrazione Comunale che sta minacciando di compromettere questo importantissimo risultato”.
“Ora basta”, tuonano da Flc Cgil aggiungendo che il Comune deve smettere “di pensare di poter collocare il Franci in un luogo marginale e di fatto provvisorio, togliendo in un sol colpo dignità ad una istituzione secolare di formazione musicale. Il problema non può essere ridotto al solo spostamento di qualche pianoforte da un luogo all’altro o alla semplice insonorizzazione dei locali”. Ancora la sigla: “Ricordiamo anche che il processo di statizzazione del Franci, che si deve concludere a novembre di quest’anno, si tradurrà in un notevole risparmio per le casse comunali che potrà costituire un investimento nel tempo per risolvere le sofferenze logistiche del Piccolomini, ma anche di tutti gli altri Istituti che soffrono di una situazione analoga.Questa querelle è durata anche troppo. Chiediamo all’Amministrazione comunale di rimettere al centro dei suoi obbiettivi l’interesse della città e di salvaguardare le grandi bellezze immateriali di Siena, come per esempio le sue eccellenze in campo artistico-musicale”.