Prima ancora che giusto, è bello che le Giornate Europee del Patrimonio – in programma questo fine settimana (25-26 settembre 2021) – in oltre cinquanta paesi del nostro continente siano dedicate al tema della inclusione sociale, per sviluppare esperienze culturali aperte a tutte le persone, senza distinzione di fascia d’età, gruppi etnici, minoranze e persone diversamente abili presenti sul territorio.
Del resto, l’aspetto a mio parere più interessante ed innovativo di quel Piano Nazionale di Resilienza e Rinnovamento a cui sono affidate le future opportunità di sviluppo dell’Italia è proprio quello di insistere, quasi in ogni pagina, sul tema della inclusione sociale in ogni campo della nostra vita quotidiana e la cultura rappresenta sicuramente uno degli aspetti più importanti.
Proclamate dal Consiglio di Europa – che non è un organismo dell’Unione Europea ed è composto infatti da cinquanta stati invece che da ventisette – prevede decine di appuntamenti in Italia, di cui è possibile avere tutte le informazioni su una mappa interattiva alla pagina internet https://www.europeanheritagedays.com/country/Italy.
Gli argomenti sono davvero tantissimi (architettura, artigianato, itinerari culturali, danza e musica, archeologia, monumenti, paesaggio) ed è ancora più apprezzabile lo sforzo di abbattere barriere architettoniche, sensoriali e culturali in ogni possibile sfaccettatura del patrimonio culturale di un intero continente. Come ha dichiarato Luisella Pavan-Woolfe, direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, il coinvolgimento di tutti passa anche attraverso nuove modalità di conoscenza del patrimonio culturale di un territorio e di una comunità, in particolare con le passeggiate patrimoniali: “Diversa dalla ben nota visita guidata, la passeggiata patrimoniale promuove l’interazione dei cittadini con il patrimonio culturale. Attraverso le esperienze degli abitanti si svelano le straordinarie ricchezze artistiche e naturalistiche dei nostri territori”.
Ognuno può contribuire a comunicare questo messaggio di inclusione per tutti nel campo culturale, pubblicando o condividendo post con gli hashtag ufficiali #GEP2021 #EuropeanHeritageDays #patrimonioculturaletuttiinclusi.
Il Ministero della Cultura ripropone per l’occasione, come aveva già fatto nella precedente edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, le aperture serali – sabato 25 settembre – al prezzo speciale di 1 euro (calendario completo: https://cultura.gov.it/evento/gep2021aperturaserale)
Roberto Guiggiani