Toscana

Gkn, Poggibonsi a fianco di Campi Bisenzio

Massima solidarietà e sostegno a tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento della Gkn di Campi Bisenzio e a tutta la comunità di Campi.

Il Consiglio Comunale del 28 settembre ha discusso un Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza e approvato da tutti i gruppi consiliari, Partito Democratico, Poggibonsi Può, Vivacittà, Avanti Poggibonsi, Lega Salvini Premier. “Una vicenda che sentiamo vicina e che ha avuto da subito tutta la nostra attenzione – ha detto il sindaco David Bussagli – Accanto alle tante manifestazioni e occasioni di dibattito e partecipazione, il Consiglio ha prodotto e approvato, in maniera unanime, un testo che chiede che si torni a lavorare alla Gkn e che chiede al Governo un quadro normativo che obblighi tutti, anche i fondi di investimento, ad operare per l’utilità pubblica e nel pieno rispetto della dignità delle persone. Poggibonsi in questa battaglia è a fianco di Campi”.

L’Ordine del Giorno, ripercorrendo l’intera vicenda, esprime profondo disappunto e preoccupazione per la gestione del licenziamento dei 422 lavoratori dello stabilimento toscano, sia per quanto riguarda modalità e tempistiche con le quali la proprietà della Gkn Driveline – il fondo di investimento Melrose lndustries – ha trattato i lavoratori, che per l’atteggiamento di chiusura tenuto durante il confronto presso la Prefettura con il Governo, il sistema istituzionale interessato e i sindacati. “E’ necessario – si legge nell’odg – continuare ad affrontare questa grave situazione di emergenza occupazionale industriale attraverso una risposta ferma e unanime da parte di tutte le forze istituzionali, sociali e politiche a difesa dei lavoratori dello stabilimento della Gkn di Campi Bisenzio”. Da qui l’impegno sottoscritto nei confronti del Sindaco, a farsi promotore presso la Regione Toscana e il Ministero dello Sviluppo Economico, presso gli Enti locali interessati, le rappresentanze economiche e sociali, affinché vengano utilizzati tutti gli strumenti normativi ed economici a disposizione volti ad impedire la chiusura dello stabilimento toscano e a consentire la ripresa della produzione all’interno dello stesso e affinché la Gkn disponga il ritiro immediato della opposizione al decreto emesso dal Tribunale di Firenze in modo da inibire definitivamente la procedura di licenziamento collettiva e, contestualmente, vengano attivati gli adeguati ammortizzatori sociali, previsti dalla normativa vigente, per i medesimi lavoratori. L’impegno è ad attivarsi, per quanto di propria competenza, affinché si possa giungere all’ introduzione di un codice etico che preveda un obbligo di comunicazione preventiva in caso di rischi di chiusura aziendale, al fine di consentire alle istituzioni e alle parti sociali di intervenire, per tempo, con proposte e possibili soluzioni, evitando situazioni emergenziali ed improvvise come quella attuale; ad attivarsi a livello regionale, affinché si giunga ad un rafforzamento delle discipline sui limiti alla delocalizzazione delle imprese beneficiarie di aiuti pubblici, e affinché si individui nell’Unione Europea lo spazio nel quale affermare una cultura del lavoro come base della dignità della persona umana, favorendo l’adozione di interventi diretti volti a garantire sempre maggiori tutele per i lavoratori, perseguendo una crescente omogeneità delle politiche sul lavoro tra gli stati membri, nonché aprendo una non più rinviabile discussione sul tema delle delocalizzazioni delle imprese.

Per quanto riguarda gli altri Ordini del Giorno è stato approvato a maggioranza quello presentato dai gruppi di maggioranza sul tema ‘richiesta di protezione e accoglienza internazionale delle cittadine e dei cittadine dell’Afghanistan conseguenti il ritiro delle truppe statunitensi e dei paesi Nato da territorio afghano”. Il Consiglio si è espresso con votazione unanime sull’odg relativo all’apertura della farmacia di Barberino Tavarnelle presso il confine con l’abitato poggibonsese.

Per quanto riguarda gli atti c’è stata unanimità del Consiglio Comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto in occasione del centenario della traslazione all’Altare della Patria della salma del soldato sconosciuto avvenuta il 4 novembre del 1921. In vista dell’approssimarsi del centenario il Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia ha promosso il progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia” (1921-2021), un’iniziativa commemorativa atta «non solo a rendere omaggio alla figura del caduto ma anche a renderlo “cittadino” di tutta la Nazione». Un progetto raccolto anche dall’Anci e anche del Consiglio Comunale poggibonsese che nella seduta di giugno aveva approvato all’unanimità una mozione presentata dai gruppi di maggioranza Nell’ultimo Consiglio la delibera conseguente in cui si legge: “la scelta di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto intende pertanto testimoniare la riconoscenza della Città di Poggibonsi a tutti coloro che, in ogni tempo, hanno perso la propria vita per aver compiuto il proprio dovere verso l’Italia, per essere rimasti fedeli ai valori di giustizia e di solidarietà sociale per difendere la Patria, per aver servito la propria comunità o difeso il prossimo, testimoniando il valore del loro sacrificio e perpetuandone la memoria”.

marco crimi

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