I senesi riscoprono la loro città e sempre più famiglie e professionisti spostano sul capoluogo la propria residenza. Ad evidenziarlo è la Fiaip della Toscana che ha presentato il suo rapporto sul mercato immobiliare territoriale del 2022
L’analisi però è in chiaroscuro visto che a fare da contraltare alla propensione dei cittadini a tornare a riabitare il centro storico c’è la frenata delle compravendite degli immobili nella seconda parte dell’anno, e soprattutto da settembre. Bisogna comunque dire che nei primi mesi le compravendite erano cresciute, con prezzi in lieve aumento rispetto al 2021.
Nel Capoluogo, in particolare, sono in sofferenza, secondo la Federazione, le zone limitrofe, che scontano ancora una flessione in termini di propensione all’acquisto, con conseguente impatto sui prezzi
Capitolo turismo: il Chianti rimane zona apprezzata a livello nazionale per il suo fascino e pure i visitatori stranieri continuano a mantenere l’interesse. San Gimignano, Monteriggioni, Castellina in Chianti, Radda e Gaiole sono stati i territori poi dove si è confermato che il settore sta riprendendo.
In città una casa costa da un minimo di 2850 euro al metro quadro ad un massimo di 3650 euro. Nelle aree limitrofe si scende da 2300 a 3000 euro al metro quadro. In periferia infine si va da 1700 fino a 2300 euro al metro quadro.
Quotazioni più basse si registrano sull’Amiata(da 1000 fino a 1450 euro al metro quadro), in Val di Merse (da 1350 fino a 1900 euro al metro quadro), in Val di Chiana (da 1200 fino a 1700 euro al metro quadro) e nelle Crete (da 1350 fino a 1900 euro al metro quadro).
In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare pregio turistico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1700 ad un massimo di 2.250 mentre negli altri due casi si va da 1500 a 2100 e nell’ultimo caso da 1600 euro al metro quadro a 2250.