L’ultima levata di scudi arriva proprio dalla maggioranza: gli assessori Benini e Michelotti chiedono al sindaco di accelerare per offrire ai cittadini un’estate da vivere in tutto il centro storico e in Fortezza, come accaduto nella passata stagione grazie alle iniziative di ViviFortezza. La notizia aveva fatto il giro dei social e della città in fretta, dopo che in consiglio comunale il consigliere Bartalini aveva chiesto lumi sull’utilizzo della Fortezza e il neo assessore Fattorini aveva risposto che è in fase di elaborazione un bando (siamo a metà maggio, ndr. Un tempismo a dir poco sbagliato per un’attività che inizia con giugno).
La notizia, però, è che l’intera città si è ribellata a questa novità. E vorremmo dire “finalmente!” perché resta “incomprensibile” (mettiamola così), altrimenti, la presa di posizione di diversi commercianti del centro storico (sostenuti da Confcommercio e Confesercenti) contro l’apertura del bar in Fortezza. Tutto questo mentre il gruppo di lavoro che aveva in gestione le attività dei bastioni medicei ha già annunciato alcuni grandi eventi musicali che fanno solo bene alla città e che altrimenti nessuno avrebbe portato: da Achille Lauro a Madame fino all’esibizione suggestiva di Einaudi che però non sarà in Fortezza.
Così, in due giorni è andato in scena il vizio maggiore di questa città, quello che sta continuando a portare Siena in caduta libera e che va ben oltre la politica – se tutto è trasversale perché non dovrebbero esserlo i vizi? – : se non lo faccio io, non lo fai nemmeno te. Un po’ come quello che per far dispetto alla moglie…
E pazienza se tutto va in malora. Ancora non si capisce che solo lavorando bene ognuno nel proprio spazio e anche collaborando, si portano buoni risultati.
Un bar per le sere d’estate in Fortezza non provoca danni a nessun altro locale ma anzi fa girare ancora di più l’economia locale. Ancora una volta va in scena la totale mancanza di visione per una città che non può più permettersi di ostentare grandezza, se non sa vedere il futuro ma rimane incancrenita dietro ai personalismi e agli egoismi più meschini .
Ma stavolta i cittadini non ci stanno e la polemica è montata dai social alle strade della città, perché togliere senza motivo (e peraltro con una comunicazione arrivata adesso, non certo il 25 novembre) un’occasione anche solo di una pausa di benessere ai cittadini significa depauperare la città a favore di non si sa quali interessi. Siamo in trepida attesa di sapere.
Katiuscia Vaselli
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