I turisti che provengono da Paesi extraeuropei pagheranno le spese sanitarie se dovranno ricorrere alle prestazioni sanitarie negli ospedali della Toscana. Dal pronto soccorso agli interventi chirurgici, anche la Toscana si adegua a una misura in vigore in alcune regioni italiane. La decisione è del governatore Eugenio Giani, che ha dato mandato all’assessorato regionale alla Salute di calibrare le norme, con l’obiettivo di far partire la novità fin dal prossimo settembre.
“A Santa Maria Nuova a Firenze come sulla costa e altre città d’arte, una marea di turisti affolla i pronto soccorso. L’intervento è semplice: così come oggi se andiamo negli Stati Uniti sappiamo che dobbiamo farci un’assicurazione sanitaria per evitare costi non banali nel caso di ricovero in un pronto soccorso, così è giusto che gli stranieri che vengono in Italia da un paese extraeuropeo facciano altrettanto, per un principio di reciprocità. Quelle risorse in più che riscuoteremo – ha detto Giani – potranno essere utilizzate per la giusta remunerazione del personale dei pronto soccorso ma anche per abbattere magari le liste di attesa. Proprio oggi peraltro, vista la sostanziale inefficacia del decreto del Governo, la giunta darà incarico agli uffici di studiare un’implementazione del piano per contrastare le liste di attesa attingendo a risorse regionali”.
La Regione, che approverà le regole e poi darà mandato alle Asl di metterle in pratica, farà anche un’attività promozionale per avvisare i tour operator della novità. In modo che i turisti extra Ue ne siano avvisati e possano fare le adeguate assicurazioni.
Da questa partita “in base a un calcolo approssimativo potremmo ricavare 15 milioni di euro all’anno – ha detto ancora Giani -, che vorrebbe reinvestirli nel contrasto alle liste d’attesa e in misure di sostegno al reddito del personale dell’emergenza urgenza.
Da questo obbligo di pagamento saranno esentati gli extracomunitari clandestini e i possessori di permesso di soggiorno. Era stato infatti il governatore Enrico Rossi a riconoscere agli stranieri più fragili il diritto alle cure sanitarie gratuite, un punto su cui la Toscana non intende fare passi indietro.
Per abbattere le liste di attesa la Toscana cercherà nel proprio bilancio altre risorse, visto che dal Governo non ne sono arrivate e la possibilità di spendere, in deroga, quelle assegnate all’interno del fondo sanitario si esauriranno probabilmente entro ottobre. L’operazione si dovrebbe concretizzare con la prossima variazione di bilancio, entro un mese.
“Se avessimo avuto un pacchetto minimo di misure straordinarie e risorse dal governo – ha aggiunto l’assessore alla salute Simone Bezzini – le avremmo potute impiegare da subito. Invece rischiamo di finire ad ottobre le risorse che, all’interno del fondo sanitario, possono essere spese in deroga e dunque vivere con affanno gli ultimi due mesi dell’anno. Per questo stiamo pensando ad un’implementazione del piano, non semplice, alimentato da risorse regionali”.