Per Roberto Di Pietra l’intervento per l’inaugurazione dell’anno accademico non è il momento per tracciare un bilancio. A spiegare quanto fatto negli scorsi dodici mesi sono delle foto che raccontano le varie iniziative e che scorrono mentre il rettore parla.
“The best is yet to come”, afferma Di Pietra anticipando una riflessione che vede come fil rouge il futuro, “sarà una vera elegia – ammette – perché come università siamo costruttori di futuro per la società”.
Diverse le linee su cui si snodano un discorso in cui si evidenza l’importanza strategica dell’offerta formativa, dell’interdisciplinarietà, della trasversalità delle capacità, dell’innovazione didattica. Ed ancora si ricorda la necessità di partecipare a bandi internazionali e di cooperare con gli altri atenei.
“Dal Mur – aggiunge Di Pietra- sono arrivati interventi per la flessibilità delle classi di laurea. Questa è un’opportunità che va colta”.
La metafora usata per descrivere le iniziative di questo futuro anno accademico è quella di un prato di margherite “che presto sbocceranno”, annuncia il rettore.
Tra queste viene ricordata una: “Un albero di leccio per ogni iscritto. Così nascerà il lecceto di Unisi”. La conclusione infine è un messaggio rivolto ai giovani. Di Pietra ha citato Italo Calvino: “A volte uno si sente incompleto ma è soltanto giovane”.
MC
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