Siena è protagonista di un progetto che vede coinvolti 41 partner da 11 paesi europei e che promuove l’avanzamento e l’applicazione di nuovi modelli e tecnologie per un più rapido sviluppo e produzione di vaccini.
L’iniziativa è partita oggi, si chiama Inno4vac, e vede il sostegno della Commissione europea che, attraverso l’Imi2, lo finanzia con 33 milioni di euro. Tra i partner industriali ci sono colossi come Gsk, Sanofi Pasteur, CureVac e Takeda. L’impegno di Siena è dato da Donata Medaglini, ordinario di Microbiologia e microbiologia clinica dell’ateneo senese e vice presidente della Sclavo vaccines association, che è coordinatrice scientifica del progetto Inno4vac.
“I vaccini sono tra gli interventi di salute pubblica di maggiore impatto, che salvano la vita a circa due milioni e mezzo di persone ogni anno e proteggono molti milioni di persone da malattie e disabilità – spiega la professoressa Donata Medaglini – . I tempi di ricerca e sviluppo dei vaccini classici rimangono tuttavia lunghi e alti sono i costi: in media occorrono più di 10 anni e oltre 800 milioni di euro per portare sul mercato un nuovo vaccino. Con questo progetto vogliamo sfruttare le più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale per fornire nuovi percorsi di sviluppo dei vaccini, come dimostrato dallo sviluppo accelerato dei vaccini contro il Covid-19. E’ uno sforzo senza precedenti che coinvolge 41 istituzioni pubbliche e private per sviluppare e applicare modelli e tecnologie innovative che possano portare nuovi vaccini più velocemente sul mercato”.
Quattro le aree principali che saranno studiate in maniera integrata nel progetto Inno4vac: l’intelligenza artificiale sarà utilizzata per studiare la risposta immunitaria in silico e prevedere l’efficacia vaccinale; sarà sviluppata una piattaforma computazionale modulare per la modellizzazione in silico della bioproduzione di vaccini e dei test di stabilità relativi; modelli di infezione umana controllata (CHIM) di influenza, virus respiratorio sinciziale (RSV) e Clostridium difficile saranno sviluppati e o migliorati per consentire una valutazione precoce dell’efficacia del vaccino; saranno sviluppati nuovi modelli 3D in vitro basati su cellule umane per prevedere in modo affidabile la protezione immunitaria.
“L’obiettivo finale perseguito da Inno4vac – conclude la professoressa Donata Medaglini – è quello di sviluppare accurati modelli biologici e matematici per predire l‘efficacia dei vaccini e quindi accelerare lo sviluppo di nuovi”