“Imbecille”, “nazista”, “squilibrata mentale”. È stata apostrofata così sui social Tiziana Nisini, senatrice della Lega, sottosegretario al Ministero del Lavoro e per anni coordinatrice provinciale del Carroccio in provincia di Siena. La sua colpa? Avere espresso solidarietà al vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti che è stata messa letteralmente ‘sotto assedio’ dalla furia del movimento no vax. “Dopo i volantini lasciati anche vicino a casa, in nottata il mio profilo social è stato letteralmente preso d’assalto registrando in poche ore quasi un migliaio di messaggi offensivi e minatori. Nazista, collaborazionista, criminale, fino alla non tanto celata volontà di farmi bersaglio di una nuova “lotta partigiana”, questi i toni dei post tutti direttamente indirizzati a me”, ha fatto sapere Tanti. Immediato è stato il segnale di vicinanza da parte della parlamentare del partito di Salvini – che in passato è stata assessore nella prima giunta dell’attuale sindaco aretino Alessandro Ghinelli-. “Auspico che vengano quanto prima individuati i responsabili di questi gesti vergognosi. Si tratta di un fatto gravissimo da condannare senza se e senza ma”, ha scritto Nisini sui suoi canali social. Parole che hanno fatto scatenare l’odio no vax e gli insulti da parte di profili social che mettono in bella mostra le due “v” chiaramente ascrivibili ad uno dei gruppi più attivi contro green pass e vaccini. Nei confronti di Nisini e Tanti è arrivata la solidarietà della Lega provinciale di Siena. “Dobbiamo tenere alta la guardia verso tutte le espressioni di odio che purtroppo ricorrono ormai troppo spesso sui Social. Dispiace vedere confondere il rispetto delle regole con i peggiori regimi. Evidentemente per alcune persone essere dalla parte della legalità e della giustizia equivale a commettere reati e chiederne il rispetto non va bene. Noi non siamo così e ci auguriamo la massima attenzione degli inquirenti per far luce sui responsabili del gesto”, così recita una nota del partito.