Perché il Comune “è rimasto escluso da un investimento strategico come il collegamento con l’unica importante fonte di approvvigionamento idropotabile che nel medio periodo è disponibile in tutta la Toscana meridionale”.
Lo chiede in un’interrogazione il consigliere Bruno Valentini. L’argomento è quello del finanziamento del collegamento dell’acquedotto di Siena con l’acqua dell’invaso del Montedoglio. Il consigliere ricorda che nel 2011 “fu stilato un accordo di programma detto dell’ anello senese, rimasto però inattuato, fra i Comuni dell’area senese (Siena compresa) e la Regione Toscana per portare l’acqua del Montedoglio” , ed ancora “l’obiettivo di quest’ultimo accordo era anche quello di aggiungere alle risorse idriche raccolte in un potenziato serbatoio di Montarioso (e da lì verso la parte settentrionale della provincia di Siena) l’acqua proveniente dall’invaso del Montedoglio che per le sue caratteristiche avrebbe consentito sicurezza nell’approvvigionamento e un deciso miglioramento della qualità”.
Aggiunge Valentini: “il direttore dell’Autorità idrica toscana Alessandro Mazzei ha recentemente dichiarato alla Nazione che attraverso il Pnrr stanno arrivando importanti finanziamenti per portare l’acqua dell’invaso di Montedoglio verso zone scoperte delle province di Siena ed Arezzo”. Il nostro Comune, rileva Valentini nell’atto, “al momento esclusa dagli investimenti finanziati e quindi il collegamento col Montedoglio arriverà solo fino a Rapolano, mentre è chiaro che è sempre più importante collegare i tanti acquedotti esistenti, ora scollegati fra loro e quindi più soggetti a crisi da siccità”
Il consigliere dem chiede inoltre all’amministrazione e al sindaco “se ci sia adeguata consapevolezza sui rischi che corre la città di Siena e l’area circostante relativamente a possibili emergenze idriche che i cambiamenti climatici stanno rendendo ricorrenti in Italia ed in Toscana”.