“Era l’occasione per riscattare la scuola, ma si è voluto maltrattarla”, è il commento di Anna Cassanelli della Flc Cgil durante la diretta di Siena News, Cassanelli era ospite insieme al professore del Liceo Scientifico Andrea Sguerri e il giovane studente Lorenzo Tenti. E sempre in materia di scuole sono uscite le direttive della Regione alle Asl per l’avvio delle attività scolastiche e dei servizi educativi 0-6 per il nuovo anno scolastico 2020-2021, come da recente delibera della Giunta della Toscana.
Le disposizioni regionali si applicano anche nell’ambito dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, realizzati dalle scuole e dalle agenzie formative. Come sottolineano le assessore regionali al diritto alla salute e all’istruzione e formazione, si tratta di indirizzi operativi finalizzati a garantire la ripartenza delle attività dei servizi educativi e la riapertura delle scuole in presenza, secondo criteri omogenei per assicurare appunto la massima osservanza delle misure di prevenzione, di contenimento e di gestione del contagio da SARSCoV-2.
Queste misure organizzative e di sicurezza, frutto di un corposo e puntuale lavoro di sintesi delle normative nazionali di riferimento, riguardano l’edilizia scolastica (spazi e distanziamento, destinazione dei locali, valutazione degli interventi, setting in aula); i criteri preliminari per la presenza a scuola; l’ingresso nel plesso scolastico; il distanziamento (spazi al chiuso, all’aperto e comuni); l’uso delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale (da parte di alunni e operatori); l’igiene personale e quello ambientale (pulizia dei locali, servizi igienici e aerazione); la cartellonistica informativa; il consumo del pasto a scuola; gli aspetti sanitari relativi alla permanenza a scuola in sicurezza; le modalità di verifica della condizione di salute degli alunni; la gestione dei casi sospetti e di quelli positivi al Covid 19, sia che si tratti di alunni che di operatori scolastici; la pulizia e la disinfezione straordinaria della scuola; l’interfaccia con il dipartimento di Prevenzione delle Asl territorialmente competenti; gli elementi per valutare la chiusura di una parte o dell’intero servizio educativo e di istruzione scolastica; le modalità di riammissione alle attività scolastiche, fino alle misure di tutela dei lavoratori, la formazione, la gestione dei fornitori e l’organizzazione degli ambienti (materiale ludico didattico, oggetti personali, spazi esterni, utilizzo dei bagni).
Il documento, diretto essenzialmente alle Aziende sanitarie e che si riporta in allegato, definisce anche le misure specifiche sia per gli alunni della scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare sia per gli alunni con fragilità e disabilità, i percorsi di alternanza scuola-lavoro e la gestione dei laboratori tecnico-pratici degli istituti superiori.