Italiani popolo senza educazione finanziaria, Visione: “Serve un’azione pubblico-privata per promuoverne la cultura”

Oltre la metà degli italiani non ha una conoscenza finanziaria sufficiente, si parla di poco più del 25% : ce lo dice l’ultima indagine internazionale che ha valutato le competenze finanziarie in 23 paesi basandosi su un campione di oltre 100 mila individui intervistati secondo il metodo armonizzato sviluppato dall’International network on financial education dell’Ocse ed applicata per il nostro Paese dalla Banca d’Italia.

Come migliorare la consapevolezza in relazione ai nuovi strumenti digitali? “Per colmare il gap è necessaria un’azione di rete di enti pubblici, privati e operatori del settori per insegnare programmi di educazione finanziaria e sviluppare capacità di attivare comportamenti virtuosi per raggiungere gli obiettivi del risparmio”, dice la consulente patrimoniale Maria Luisa Visione.

Un quadro che emerge proprio in questi giorni di ottobre, designato da anni come il mese dell’educazione finanziaria anche se solo in questo 2023 sembra che ci sia attenzione sul tema. Forse perché inflazione e carovita hanno ampiamente intaccato i nostri risparmi e ci hanno costretto a guardare con attenzione verso soluzioni possibili.

“La situazione che viviamo è complessa e fa riflettere sulla necessità di agire e far si che i nostri risparmi non vengano depauperati. La soluzione da seguire subito comunque è quella di imparare a essere consapevoli nella gestione del proprio conto economico: capire quindi ciò su cui è urgente investire da ciò che si può rimandare”, prosegue Visione.

KV