Toscana

La Chigiana ricorda la musicologa e docente universitaria Fiamma Nicolodi

L’Accademia Chigiana accoglie con profondo dolore la notizia della scomparsa di Fiamma Nicolodi, raffinata intellettuale e musicologa di grande valore, affettuosa e impegnata partecipe fin da giovane di molte fasi della vita dell’istituzione musicale senese.

Storica della musica moderna, Fiamma Nicolodi è stata un riferimento assoluto nel panorama internazionale per l’interpretazione e la divulgazione dell’opera e del pensiero di molti compositori del primo Novecento italiano, e in particolare di Alfredo Casella, di cui era nipote.

La sua parentela con il compositore che fu fra i primi sodali del Conte Guido Chigi Saracini e fondamentale artefice della nascita della Chigiana, l’avvicinò con naturalezza a ingaggiare a sua volta personalmente le sfide che l’Accademia continuava a porre sul campo della cultura musicale: prima come studiosa, partecipando ai convegni e producendo importanti contributi per la Rivista Chigiana, che vanno dal rapporto fra Casella e Stravinskij nel quadro di un’indagine sul neoclassicismo in Italia (vol. XXIX-XXX, 1972-1973) al ritorno del mito e dell’antico nel Novecento (vol. XXXVII, 1980), fino ad una ricognizione delle fonti critiche e storiografiche della riscoperta italiana di Vivaldi (vol. XLI, 1989), che nel 1939 aveva coinvolto direttamente Siena, il Conte e la Chigiana.

Poi come membro del Consiglio di Amministrazione dal 1997 al 2004. A partire dal 2000 fu impegnata attivamente nei comitati scientifici di una serie di Convegni internazionali organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena e dedicati a “Vincenzo Bellini: verso l’edizione critica” (2000), “Alfredo Casella e l’Europa” (7- 9 giugno 2001), “Gabriele D’Annunzio e la musica” (2005) e “Luciano Berio: nuove prospettive” (2008).

Susanna Pasticci, attuale direttore di Chigiana – Journal of Musicological Studies, la ricorda come «personalità centrale per la promozione e la valorizzazione della musica e della cultura musicale nel nostro paese, grazie alla sua capacità di dispiegare le sue inesauribili energie in tante direzioni diverse. Ha pubblicato volumi di ineguagliabile pregio scientifico e si è sempre dedicata con grande dedizione all’insegnamento universitario; parallelamente, ha ideato e diretto progetti di ricerca di rilievo internazionale e iniziative editoriali importanti, e si è anche prodigata per la promozione di borse di studio e premi per giovani studiosi e musicisti».

Oltre alle sue preziose pubblicazioni dedicate al primo Novecento italiano, a Susanna Pasticci piace ricordare «le sue pionieristiche ricerche sulla critica e la lessicologia musicale italiana e i suoi studi sul melodramma dell’Ottocento, sul verismo e sul nazionalismo. I suoi interessi di ricerca sono stati davvero molto vari ed eterogenei, ma sempre animati dal desiderio di esplorare territori poco battuti, di mettere in discussione i luoghi comuni della conoscenza storica e di scuoterci dal nostro falso senso di familiarità col passato».

«Con lei scompare la figura di una donna di straordinaria cultura – continua Pasticci – che ci ha lasciato in eredità il modello di una studiosa che ha voluto e saputo interpretare con lucidità e rigore il ruolo di un intellettuale organico, capace di incidere in modo decisivo sulle sorti della vita culturale e della società».

In tempi più recenti, il 31 marzo 2016, in uno dei numerosi Appuntamenti a Palazzo realizzati in occasione del 50° anniversario della scomparsa del conte Guido Chigi Saracini (1965-2015), Fiamma Nicolodi è intervenuta come ospite speciale in una serata dedicata ad “Alfredo Casella: compositore, critico e docente chigiano”.

La musicologa sarebbe stata nuovamente impegnata a Siena il prossimo dicembre, come membro del comitato scientifico del Convegno Internazionale di Studi della rivista “Chigiana” su Musica e potere nel lungo XIX secolo.

marco crimi

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