Al momento, nessuno può sapere se queste parole del Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, saranno confermate dai fatti: “Il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi”.
Sicuramente è la speranza di molti noi, ma non mancano coloro che ritengono invece tale data già troppo avanti in stagione. Di sicuro, invece, ci sono in Toscana tante destinazioni che stanno lavorando per farsi trovare pronte alla fase della ripartenza. Chi ha fatto le cose in grande è sicuramente Firenze. Dopo aver rilasciato la app Feel Florence già da alcuni mesi, il lavoro si è arricchito in questi giorni di un nuovo strumento di lavoro fortemente orientati al mercato. Si chiama Be.Long, una piattaforma per chi studia e lavora in città ed è dunque interessato ad affitti di almeno tre mesi. Un modo per lavorare con le tante scuole ed imprese innovative presenti sul territorio ed attrarre intelligenze giovani, cogliendo anche le nuove opportunità offerte dello smart working. In pratica, una piattaforma a diretto controllo di Comune e di Destination Florence per mettere in contatto l’offerta di appartamenti con la domanda proveniente da un pubblico di studenti e lavoratori.
Siena sta invece arricchendo, giorno dopo giorno, l’offerta del nuovo sito Strade di Siena dedicato ai cammini a piedi ed agli itinerari in bicicletta, nel senso della inclusività e della accessibilità a tutti coloro che hanno disabilità, ma non vogliono rinunciare a questa modalità di conoscere la Via Francigena, la Via Lauretana e l’Eroica.
Il “patentino dell’ospitalità” è invece la carta che hanno deciso di giocare gli operatori di Follonica, nel desiderio di offrire agli operatori della filiera turistica un corso di formazione professionale – terminato pochi giorni fa – per essere capaci di attrarre (e gestire) verso il mare anche nuovi flussi di turisti. Un programma promosso anche in questo caso dall’amministrazione comunale, che la legge regionale del turismo individua ormai come gli attori principali dell’accoglienza turistica.
Ed infine, con un programma di lavoro che non si è mai interrotto neppure un giorno durante questo anno di pandemia, la Camera di Commercio di Pisa ha deciso di far conoscere meglio le Terre di Pisa proprio a coloro che operano sul territorio, e che magari conoscono poco o nulla dei comuni vicini. Incontri on line definite “pillole”, davvero dolci da mandare giù…
Roberto Guiggiani