Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia, a cui sono dedicate tante feste in Italia ed in Europa.
Prima fra tutte a Siracusa (città natale di Lucia) e a Venezia (dove sono conservate le spoglie mortali), ma anche a Siena, Crotone, Bergamo e tantissime altre città, segno di una devozione che ha coinvolto gli italiani e che resiste attraverso i secoli.
Prima della riforma del calendario del 1582, Santa Lucia era davvero “il giorno più corto che ci sia”, ovvero il solstizio d’inverno, e proprio per questo venne dedicato alla santa portatrice di luce: nella tradizione cattolica, portava infatti cibo e aiuti nelle catacombe romane, con una corona di candele in testa per illuminare gli ambienti ed avere le mani libere per distribuire la maggiore quantità di cibo possibile. E, sempre per questo motivo, è la santa protettrice degli occhi.
A Siracusa, la festa patronale di Santa Lucia richiama persone da tutto il mondo, in gran parte di origine siracusana, e si compone di due momenti: il 13 dicembre il simulacro argenteo della Santa viene portato in corteo – retta a spalla da 48 devoti con un tradizionale berretto verde – dalla chiesa a lei dedicata fino alla cattedrale, mentre il 20 dicembre la processione è inversa, con una sosta presso l’ospedale Umberto I, per un momento di preghiera con i malati ed il personale sanitario.
Venezia è la città che conserva il corpo di Santa Lucia: le celebrazioni iniziano fin dal 7 dicembre, per poi culminare il giorno 13 in tre speciali appuntamenti liturgici: la messa dedicata agli ottici, agli optometristi e a tutti i sanitari che si occupano di malattie degli occhi e della vista; la messa dedicata ai ciechi ed agli ipovedenti; la messa solenne officiata dal Patriarca di Venezia.
A Siena, la festa di Santa Lucia è uno degli appuntamenti più intimi e amati della città: la chiesa di Santa Lucia è aperta tutto il giorno per la benedizione degli occhi e l’offerta dei panini benedetti, mentre alla piccola fiera in Pian dei Mantellini si va soprattutto per acquistare le campane con i colori delle contrade del Palio e le statuine del presepe.
A Crotone la devozione verso Santa Lucia si esprime con i fuochi: in ogni quartiere della città, si lavora per settimane per costruire il falò più grande, più sorprendente e più bello della città, con una grande rivalità e competizione: l’accensione contemporanea di tutti questi fuochi prende il nome di vrusciatura.
A Bergamo – così come avviene nei paesi del nord Europa – Santa Lucia è invece una sorta di Babbo Natale a cui bambine e bambini scrivono lettere con le richieste di doni: lettere coloratissime che vengono portate nella chiesa a lei dedicata fin dai primi giorni di novembre.
Roberto Guiggiani