Enrico Letta torna a Siena il prossimo sabato e dovrebbe portare con sé lo statuto del Biotecnopolo. L’atto che darà un corpo al futuro hub italiano delle scienze della vita è atteso già da qualche settimana, da quando proprio il segretario dem, in una sua recente tappa in città, aveva annunciato il suo arrivo nei giorni successivi a Pasqua.
Ci sono stati alcuni giorni di ritardo rispetto alla road-map indicata da Letta, ma comunque da Roma viene fatto sapere che il varo dello statuto è in dirittura d’arrivo. E l’apertura del cantiere del Pd in vista delle comunali del 2023 diventa quindi l’occasione per annunciarlo o presentarlo alla città. All’ex professore infatti sarà affidato uno degli interventi clou di “Siena apre al mondo” del prossimo 7 maggio, l’evento del Santa Maria della Scala che fa da “cantiere politico” per il Pd di Siena e su cui i dem contano di costruire i loro progetti, la loro identità ed idea di quella che sarà la città del futuro.
L’iniziativa fu annunciata un mese fa dal segretario comunale Massimo Roncucci e vi dovrebbero partecipare anche Eugenio Giani e Simona Bonafè, segretaria del Pd regionale. “La mattinata, ricca di ospiti e interventi, vuole essere un importante segnale di apertura della città, attraverso il coinvolgimento di attori impegnati nei settori sviluppo sostenibile, sapere e cultura, cura e salute: i pilastri da cui ripartire per disegnare il futuro della città e delle persone che la abitano”, spiega la locandina dell’evento.
L’obiettivo principale resta quello di costituire una coalizione larga per poter vincere la corsa a palazzo pubblico del prossimo anno. Il Terzo polo resta un interlocutore privilegiato per i dem, ma il dialogo resta comunque complicato.
E se sembra già a buon punto la partita delle alleanza con Italia Viva restano da capire quali saranno i legami con Azione. Nel weekend il partito di Calenda ha eletto il suo segretario comunale: è Giorgio Masina che, nel suo primo discorso, ha parlato dell’importanza di dare una svolta alla città, una svolta riformista e che sia in grado di dare a Siena una classe politica all’altezza del lustro cittadino e delle sfide che dovrà affrontare.