In centossessanta ogni anno si infettano in Toscana per Aids. Di questi tre quarti sono maschi, la maggior parte di loro è eterosessuale e l’età media del contagio è di 44 anni.
La fotografia è stata scattata oggi durante un evento regionale che si è tenuto in occasione della giornata mondiale della lotta all’Hiv. “Molti sono coloro che – fa sapere la Regione-, pur avendo l’Aids, non sanno di essere sieropositivi, anche perché soltanto uno su quattro fa spontaneamente il test a scopo preventivo e non perché avverte i sintomi della malattia”.
Non di secondo piano è l’indagine condotta dall’Agenzia regionale di sanità nel 2022 tra 10mila studenti toscani. Poco più del 63% del campione ha usato il profilattico al primo rapporto. Buono invece il livello di conoscenza della malattia: il 90% degli intervistati sa di cosa si tratta.
Sul fare prevenzione è stato incentrato l’intervento dell’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini che ha citato anche la Carta Costituzionale. “E’ fondamentale – ha detto– pensare non soltanto alla tutela della propria salute ma, come invita a fare l’articolo 32 della Costituzione, anche all’interesse della collettività. Siamo all’avanguardia per almeno quattro aspetti: le campagne di comunicazione, la rete dei consultori, il programma di contraccezione gratuita e in generale per l’attività di prevenzione. E da questo punto di vista i risultati delle indagini che l’Agenzia regionale di sanità ha condotto, sono incoraggianti, anche se non dobbiamo abbassare la guardia”.