L’ex sindaco: “Salvini, più fatti e meno parole”
“Proprio nel giorno in cui il Procuratore della Repubblica di Torino, Spataro, ha protestato con una durissima nota contro il Ministro dell’Interno Salvini perchè si è pavoneggiato con un Tweet pubblico mentre era in corso una delicatissima operazione di polizia contro la mafia a Palermo, rischiando di compromettere le attività di indagine in corso, arriva un’altra esternazione dello stesso Salvini sul Palio”. Comincia così l’intervento dell’ex sindaco Bruno Valentini e attuale consigliere comunale del Pd.
“Pochi giorni fa il Ministro Salvini – scrive sul proprio profilo Fb – aveva plaudito al gommista di Monte San Savino Fredy Pacini per aver sparato ed ucciso un rapinatore notturno, mentre avrebbe dovuto chiedere scusa perchè lo Stato (che lui rappresenta) aveva lasciato solo il piccolo imprenditore, che aveva subito reiterati furti e/o tentativi di furto. Oggi il Ministro Salvini interviene per chiedere rispetto per la storia e le tradizioni del Palio di Siena, anche se il 2 luglio quelle tradizioni le ha violate lui stesso imbastendo una conferenza stampa dentro Palazzo Pubblico in contemporanea con lo svolgimento del Corteo Storico. Ma soprattutto invece di fare l’ennesimo show, poteva alzare il telefono e concordare per tempo con i funzionari statali che lo rappresentano a Siena per evitare la decisione pericolosa di far svolgere la manifestazione anti-Palio degli animalisti integralisti in Piazza d’Armi, a ridosso della mura, il 9 dicembre. In effetti tale decisione è incomprensibile, anche alla luce dei precedenti”.
“Nel 2015 – spiega Valentini – il Questore informo’ me ed il Magistrato delle Contrade del fatto che avevano ricevuto una richiesta da parte di sedicenti animalisti, che non aveva bisogno di autorizzazioni da parte del Comune perchè era una manifestazione senza occupazione di suolo pubblico. Nonostante le rimostranze mie e del Rettore del Magistrato, non ci fu niente da fare perchè il diritto a manifestare è costituzionalmente garantito e davanti alla contestazione del “rischio disordini”, la Questura ed il Prefetto hanno difficoltà ad ammettere un impedimento del genere, perchè sono proprio loro a dover tutelare le prerogative dei cittadini e delle associazioni ad esprimere le proprie opinioni. Per il Questore di allora sembrò una buona idee autorizzare la manifestazione animalisti proprio in concomitanza con la carriera del pomeriggio perchè tutta l’attenzione della città e dei media sarebbe stata “catturata” dal Palio. Invece il Palio fu rinviato per pioggia e si sa come andarono le cose. In realtà tutte le volte che l’argomento fu esaminato, per il Questore l’unica “location” presa in considerazione entro il territorio comunale era la zona industriale di Isola d’Arbia. Pochi mesi dopo, per evitare che accadessero eventi simili, basandomi sull’allarme terrorismo (stava nascendo il programma “Strade sicure”) scrissi a Questore e Prefetto chiedendo che non si autorizzassero più manifestazioni del genere in concomitanza dei quattro giorni di Palio, anche per l’utilizzo contemporaneo delle Forze dell’ordine in altre priorità. Gli animalisti protestarono vibratamente e ci volle un pò per ottenere questo risultato ma alla fine mi dettero ragione ed infatti vige ancora quell’impostazione, che però non vale per il resto dell’anno. Concludendo: ministro Salvini, meno propaganda e più fatti”.