“Ci siamo potuti togliere la mutanda dalla faccia, speriamo di non dovercela rimettere e speriamo di uscirne fuori”. La vena ironica di Duccio Balestracci racconta bene le sensazioni dei senesi in questo D-day della fine dell’obbligo dell’utilizzo delle mascherine anti-covid all’aperto. “Maggiore libertà equivale a maggiore cautela”, si muovono lungo questa linea le riflessioni dei vari cittadini. “Sono contenta di poter rivedere tutto il volto delle persone. E ‘un bene che ci si riconosca più facilmente ma facciamo anche attenzione, io sono sempre stata ligia alle indicazioni di chi ne sa più di noi”, dice una signora. “Tutto mi fa strano – ammette una giovane -, sono felice che non ci sia più l’obbligo di indossarla ma c’avevo fatto l’abitudine. Quando ci sono più persone a giro, tipo il sabato sera però la metterò comunque perchè sono un po’ ipocondriaca”. Da oggi ,lo ricordiamo, nelle regioni in zona bianca, quindi in in tutta Italia, “cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto”. Stop all’obbligo d’uso della mascherina all’aperto dunque, come prevede l’ordinanza del 22 giugno del ministero della Salute. L’atto firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza però non prevede di accantonare completamente il Dpi: resta infatti “l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con se’ dispositivi di protezione delle vie respiratorie” e la mascherina deve essere indossata “per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario”.
Marco Crimi
Emanuele Giorgi