“Siena è da sempre per me un luogo dell’anima, fondamentale per la mia vicenda umana e culturale. Mi appresto a ricoprire un incarico di grande prestigio e responsabilità. Lo faccio con entusiasmo ed energia, nella convinzione che essere musicisti significhi in gran parte occuparsi dei giovani e del loro percorso formativo, cercando di porre le basi per un futuro al passo con l’evoluzione del sistema”.
Sono le prime parole con cui Matteo Fossi si è presentato da nuovo direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci”. Nato a Firenze 43 anni fa, Fossi è una “vecchia” conoscenza di Siena, essendo stato docente di pianoforte del Conservatorio senese dal 2015 al 2020, e, prima, allievo di Maurizio Pollini all’Accademia Chigiana.
Percorso verso la statizzazione, rapporti sempre più stretti con le altre istituzioni musicali e culturali del territorio, potenziamento delle collaborazioni internazionali. Sono queste alcune delle linee programmatiche che saranno al centro del lavoro del neodirettore. La transizione dell’Istituto verso la fase finale del processo di statizzazione è un passaggio, definito “storico” da Fossi, che sarà l’occasione anche “per far crescere ed evolvere i rapporti con le Istituzioni e riprendere la riflessione sulla Federazione dei Conservatori della Toscana”. Sul potenziale culturale della città e sulle collaborazioni il nuovo direttore sottolinea come “poche città al mondo possono vantare una tale ricchezza” nel campo musicale e non solo, e l’impegno è quello di sviluppare e aumentare contatti e occasioni di collaborazione. L’internazionalizzazione sarà un altro dei punti fondamentali, sia per le occasioni offerte agli studenti e ai docenti del Franci, che come capacità di attrarre studenti e Maestri stranieri nel territorio senese.
“Didattica, produzione e ricerca sono i tre aspetti fondamentali di competenza di un direttore. Molteplici sono gli aspetti da curare” sottolinea Fossi “ma ad uno in particolare tengo molto: quello del far musica insieme. Vorrei che la musica da camera, il quartetto, il coro, l’orchestra, fossero una cifra caratterizzate della didattica del Franci. Sono queste, infatti, le discipline in cui il lavoro di ognuno diventa lavoro di tutti, la crescita individuale dello studente diventa risorsa per gli altri, le problematiche e le soddisfazioni sono condivise”.
“Voglio ringraziare il Maestro Antonio Ligios – afferma Fossi – per il lavoro svolto in questi anni. La vicenda pandemica che stiamo vivendo ci impone di dare nuovo slancio e stimoli a noi stessi e ai nostri ragazzi; nonostante tutti gli sforzi, sono passati troppi mesi senza che ci fossero sufficienti occasioni di incontro, di scambi, di crescita. È nostro dovere far sì che un Conservatorio sia sempre di più una casa, un luogo protetto ma aperto in cui i giovani possano evolversi, ascoltare e farsi ascoltare; da qui, ciò che viene costruito con dedizione e passione può e deve irradiarsi nella città e oltre, diventare volano di idee, comunicazione, musica, tassello imprescindibile per il tessuto culturale e sociale”.
“L’elezione di Matteo Fossi – sottolinea Anna Carli, presidente dell’Istituto Franci – è un elemento di garanzia per raggiungere i prossimi obiettivi. Garanzia per gli studenti, per i docenti e per tutto ciò che ruota intorno al nostro Conservatorio. Fossi è un musicista di grande prestigio, capace di ascoltare gli altri, dote preziosa e non scontata. Faccio a lui i miei migliori auguri di buon lavoro e ringrazio il Maestro Antonio Ligios, che ha diretto l’Istituto con serietà e professionalità”.
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