Mensa di Sant’Agata, Dsu al Comune: “Ci siamo comportati in modo corretto”

“La corretta azione del Dsu si è confermata anche nel caso del distacco di alcuni pannelli di materiale fonoassorbente avvenuta a fine maggio”.

Lo si legge in una nota di risposta dell’azienda regionale al Comune di Siena che ieri, in merito alla situazione dentro la mensa d’ Sant’Agata, aveva detto che, lo stesso Dsu, “non ha provveduto ad ottemperare ai suoi doveri sia in relazione alla manutenzione ordinaria che tantomeno a quella straordinaria”. La risposta non è mancata e l’azienda di diritto allo studio ha espresso “ampia perplessità sul contenuto e le finalità di quanto parrebbe espresso dall’amministrazione comunale di Siena”

Il Dsu della Toscana precisa che “in considerazione delle finalità e destinazione d’uso dello stesso, come stabilito dalla procedura di gara e nel capitolato di affidamento del servizio mensa, tali obblighi sono specularmente ribaltati sul soggetto privato che gestisce in appalto il servizio di ristorazione espletato nello stesso immobile”;  “è in ogni caso tenuto a monitorare la corretta esecuzione del servizio e del complessivo contratto e, in tal senso, rigetta quanto parrebbe affermato dall’amministrazione comunale” .

L’Azienda “si è infatti immediatamente attivata con il gestore affinché questo provvedesse a ripristinare tempestivamente il danno e garantire la messa in sicurezza dell’area interessata. Intervento che risulta realizzato e concluso a distanza di alcune settimane, come da comunicazione di fine lavori inoltrata al Dsu Toscana ed all’amministrazione comunale dal tecnico incaricato dall’azienda che gestisce la mensa”.

“Preme sottolineare, in ogni caso, che le obbligazioni previste nel contratto di concessione in uso tra Comune di Siena e DSU dell’immobile di via S.Agata, con particolare riferimento alle manutenzioni ordinarie e straordinarie-continuano dal Dsu-, a cui la ditta risulta abbia sempre adempiuto, stabiliscono sì che siano a carico dell’Azienda tutti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che dovessero rendersi necessari nel corso dell’esecuzione, ma tale previsione deve essere necessariamente letta alla luce delle disposizioni codicistiche in materia che, stante anche la natura onerosa del contratto in parola, circoscrivono la responsabilità del concessionario a quegli interventi di manutenzione straordinaria conseguenti e strettamente connessi all’utilizzo dell’immobile (interventi di natura riparativa). Ne consegue che tutte le altre opere di manutenzione straordinaria e, in particolare, quelle che si rendono necessarie per conservare in sicurezza l’edificio non possano che gravare sul proprietario – concludono-. Quanto alle preoccupazioni sollevate dai dipendenti dell’azienda privata che gestisce la mensa e raccolta dai sindacati in merito ai problemi di sicurezza, il Dsu Toscana ha già invitato i presentatori delle istanze a rivolgere richieste di chiarimento al proprio datore di lavoro che è l’unico legittimato ad avere un confronto con le rappresentanze del personale”.