L’assessore all’istruzione Paolo Benini, ha deciso di annullare l’incontro con il Presidente della provincia che si sarebbe dovuto tenere il prossimo 9 febbraio e di inviare allo stesso una nuova lettera nella quale si ribadisce “la volontà di un confronto che tenga però conto di quanto espresso in quella inviata lo scorso 13 dicembre”.
Lo stesso Benini ha spiegato che: “questa decisione è arrivata a seguito di alcuni spiacevoli episodi” ma che resta aperto al dialogo purché riceva “una controproposta concreta sui punti da me sollevati in passato per arrivare ad un accordo quadro con tutti i Comuni coinvolti sulla questione mensa e che vedeva lo stesso presidente della provincia come rappresentante del Comune capoluogo e quindi capofila in questo tipo di ragionamento”.
Da qui la scelta di ripuntualizzare quanto già espresso con l’invio di una nuova missiva, avvenuto ieri 7 febbraio, nella quale si chiede nuovamente un confronto sui seguenti punti: “il rispetto dei criteri di capienza massima per ogni singolo plesso;e la reale necessità, intendendo per questa indici di natura economica e necessità lavorative, in modo da stabilire un criterio di accesso omogeneo che garantisca maggiormente soggetti con indici di necessità più alti cui applicare le stesse normative dei senesi residenti. Nonché l’applicazione di un “modello Asciano” o anche altro, che veda i Comuni limitrofi rifondere il Comune di Siena fino alla copertura della tariffa pro capite stabilita, tenuto conto anche dei minori costi che tali Comuni sostengono per il minor numero di studenti nelle loro scuole. Ed infine di una valutazione della possibilità che la mensa sia un servizio e non un obbligo, consentendo quindi la facoltà di portare il pranzo da casa con le specifiche indicazioni previste dal MIUR”.