I membri delle forze di polizia “lavorano anche 12, 13, 15 ore al giorno, sacrificando i propri affetti”, per loro “questo agire è come una droga perché le indagini non si abbandonano. Quello che si evince però è che c’è un contrasto stridente tra quanto ho detto prima e il non rispetto che c’è nei nostri confronti delle forze dell’ordine”. L’osservazione l’ha fatta il Questore di Siena Pietro Milone, a margine della conferenza che ha svelato i dettagli dell’operazione “Drug Holiday”. Il monito di Milone è rivolto soprattutto ai più giovani “che non capiscono l’importanza del lavoro di chi porta la divisa”. Quanto all’operazione il questore ha espresso soddisfazione per un “grande risultato frutto del lungo e faticoso percorso portato avanti da una piccola realtà : il commissariato di Chiusi-Chianciano”. Nell’evidenziare come questa banda fosse molto preparata e agisse con prudenza Milone ha inoltre sottolineato la grande quantità di clienti che si servivano dal sodalizio italoalbanese: “i target erano tossicodipendenti del Senese, dell’Aretino e del Perugino. L’oeprazione è durata un anno e mezzo – continua -, ma nell’ultimo periodo c’è stata un’accelerazione”.