Toscana

Mobilità del personale infermieristico: Aou senese a lavoro per garantire 90 nulla osta

“Il funzionamento dei servizi è un fattore prioritario per una pubblica amministrazione. Un elemento che, nel caso di un ospedale, si traduce nel garantire la continuità assistenziale per i propri pazienti, al servizio della comunità e della cittadinanza”.

È quanto ribadisce il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, il professor Antonio Barretta, in seguito ad alcune notizie apparse a mezzo stampa, in relazione agli avvisi di mobilità del personale infermieristico.

Sono 90 in totale le richieste di mobilità – precisa il direttore generale -, 15 delle quali in prossimità di ricevere entro pochi giorni il nulla osta, grazie ad un accordo e alla collaborazione dell’Azienda Usl Toscana Sud-Est. Per quanto riguarda le altre 75, ogni decisione viene attentamente valutata – prosegue Barretta -. In primo luogo l’andamento dell’epidemia da Covid-19 non è di facile previsione e nel nostro ospedale la bolla Covid è tutt’oggi aperta (con 5 pazienti, di cui 4 nel setting assistenziale di media intensità), senza alcuna certezza di quello che potrà essere il trend dei ricoveri nelle settimane a venire”. ”

In secondo luogo, l’Aou Senese è impegnata nella campagna di vaccinazione, con più di 71mila somministrazioni effettuate, pur non essendo una sua stretta competenza – aggiunge il professor Barretta -: un impegno che occupa 25 infermieri al giorno e che, non appena tale attività potrà essere riportata esclusivamente nell’ambito dell’azienda territoriale, potrà liberare ulteriori risorse. Infine mi preme ricordare che per ridurre le liste di attesa, l’Aou Senese ha programmato 840 ore a settimana dedicate ad attività chirurgiche: in questo caso – specifica ancora il professor Barretta -, i 20 professionisti di sala operatoria che hanno chiesto la mobilità riceveranno il nulla osta non appena i loro sostituti saranno adeguatamente formati. Si presume quindi che tutte le richieste di mobilità saranno accolte quando saremo ragionevolmente in grado di non impattare sulla continuità assistenziale, come del resto già comunicato alle organizzazioni sindacali nei numerosi tavoli che si sono tenuti nelle ultime settimane e nel rispetto delle normative vigenti, tra cui anche il Testo Unico del Personale della Pubblica amministrazione”.

marco crimi

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