Toscana

Montalcino diventa città, dal Presidente della Repubblica il decreto con il riconoscimento del titolo

Montalcino potrà fregiarsi del titolo di città. E’ arrivato a conclusione l’iter avviato dall’Amministrazione comunale un anno fa per richiedere la concessione del titolo di città con un’istanza presentata al Ministero dell’interno, per tramite della Prefettura. Ad accompagnare la richiesta una relazione particolare ‘storico corografica del toponimo’. Una domanda che è stata accolta prima dal Ministero dell’Interno e che poi ha portato alla firma del Decreto del Presidente della Repubblica.

“Arriva oggi a termine – spiega Il sindaco Silvio Franceschelli – l’iter con cui abbiamo ufficializzato per Montalcino il titolo di città, già di fatto acquisito grazie alla bolla papale di Papa Pio II Enea Silvio Piccolomini il 5 Febbraio 1462 e mai formalmente definito prima d’oggi. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato al raggiungimento di questo obiettivo storico con particolare riferimento alla Presidenza della Repubblica, alla Prefettura e al Ministero dell’Interno per averlo accolto”.

“Il titolo di Città, secondo quanto previsto dall’art. 18 del Tuel – aggiunge l’assessore alla cultura Christian Bovini che ha seguito l’iter – può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dell’Interno ai Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza. E adesso siamo pronti a celebrare questo riconoscimento con un appuntamento dedicato ai nostri concittadini”.

Grazie al prezioso supporto dell’Università di Siena che ha curato la realizzazione di una pubblicazione per celebrare questo riconoscimento, il 30 aprile, sarà organizzata una giornata di festeggiamenti che vedranno coinvolti, oltre all’Amministrazione comunale, i Quartieri di Montalcino, il Comitato scientifico che ha lavorato al riconoscimento e l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino con una solenne celebrazione, a sigillo di un momento storico per la comunità.

In un iter a parte, che è in corso di approvazione, il Comune ha poi chiesto l’ufficializzazione dello stemma araldico, del gonfalone e del sigillo. Lo stemma è l’espressione grafica ed identitaria di un territorio e della sua comunità, in cui ritroviamo caratteristiche tipiche, racconti, glorie e tradizioni locali, tutti elementi nei quali ancora oggi i cittadini possono identificarsi. Il gonfalone è un drappo di forma rettangolare al cui interno è posto lo stemma comunale. Il gonfalone è custodito nella Sala del Consiglio comunale. Rappresenta il Comune nelle manifestazioni esterne civili e religiose. La sua funzione è di portare all’esterno della sede istituzionale lo stemma dell’ente. La bandiera è un drappo, deve essere esposta, insieme a quella nazionale ed europea, all’interno ed esterno degli uffici o immobili pubblici comunali.

marco crimi

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