Nonostante il disperato appello alla sensibilità e al buon senso da parte degli ordini degli Architetti, Ingegneri e Geometri della provincia di Siena, è arrivata proprio nei giorni scorsi l’adozione del nuovo Piano Operativo da parte del comune di Montepulciano. Un piano che, articolato in più di 90 articoli, si prodiga a regolamentare di tutto e di più, con un insieme infinito di prescrizioni che sommate l’una all’altra renderanno difficoltose tutte le attività edilizie relative al recupero del patrimonio esistente.
“Come ordini e collegi siamo molto preoccupati per il futuro dei nostri territori – affermano congiuntamente i professionisti– per le oggettive difficoltà ad operare con strumenti dove l’eccesso di prescrizioni spesso incomprensibili, creano congelamento e immobilismo a tutte le attività edilizie. Da un po’ di tempo a questa parte, con la formazione di nuovi piani, la situazione sta addirittura peggiorando, nonostante sia stata intrapresa un’attività di monitoraggio al fine di alleviare i cittadini e i professionisti dagli eccessi burocratici derivanti dai vecchi piani”.
Inoltre, un particolare che non lascia indifferenti, è l’adozione in consiglio comunale di una normativa e una serie di verbali che la emendano, in totale contrasto tra loro e una cartografia che non si raccorda con il testo adottato. Ad esempio, i verbali della commissione apportano modifiche agli articoli 96 e 97 che nel testo non esistono, si emendano articoli sostituendo termini che nel testo non ci sono, e la cartografia non corrisponde né al testo originario né a quello emendato dai verbali. Se prima dell’adozione la situazione appariva preoccupante e confusa, dopo non è certo migliorata. Cosa succederà adesso? Purtroppo non è dato saperlo ma sarà comunque necessario provvedere ad una nuova adozione di una normativa che sia almeno leggibile e compatibile con la cartografia.
“Dalla lettura delle trascrizioni dei verbali del Consiglio Comunale, si legge di alcune strumentalizzazioni sull’intervento degli ordini e collegi che, onestamente, non sono strumentalizzabili – affermano i professionisti -. Vogliamo apportare il nostro contributo per una gestione ragionevole dell’impianto burocratico che ruota intorno all’edilizia, nell’interesse di tutti, in primis della stessa amministrazione comunale”.
Preme evidenziare che gli ordini agiscono per un interesse pubblico e non un interesse politico, tantomeno personale, essendo coloro che per primi si trovano ad affrontare le difficoltà dell’affastellamento normativo, aggravato dagli errori dei piani comunali, i cui effetti si ripercuotono poi sui cittadini al momento delle richieste di interventi e permessi edilizi, soprattutto quelli volti al recupero del patrimonio edilizio esistente.
“Dopo aver visto il testo abbiamo inviato al sindaco una lettera in cui si evidenziava che la normativa del piano non era emendabile per i troppi errori e la volontà di affossare l’edilizia con l’utilizzo delle prescrizioni. Ma nonostante questo, il comune di Montepulciano, ha ignorato le nostre proposte di miglioramento, denigrando il nostro aiuto – concludono gli ordini -. Continueremo quindi a promuovere una serie di convegni di studio sulle normative che regolano la materia e sugli effetti che producono gli errori che abbiamo rilevato sull’economia dei territori e sui bisogni dei cittadini, al fine di sensibilizzare oltre ai cittadini stessi anche le amministrazioni”.