“Sicuramente ci impegneremo”, è convinto Luigi De Mossi, sindaco di Siena, di poter portare avanti una soluzione alternativa per Mps, la stessa paventata da Matteo Salvini nel punto stampa della Lega in piazza Salimbeni(link qui). “Necessaria è la riflessione sulla possibilità di fare una banca che possa attrarre intorno a sé una serie di microcosmi che, insieme, possono diventare importanti a livello finanziario. Con un attento progetto possiamo creare qualcosa che riguardi tutta l’Italia e che mantenga un impegno nei confronti del suo territorio“, così il primo cittadino commenta l’ipotesi Mps come terzo polo bancario italiano e punto di riferimento delle Pmi. “Una liquidazione è inaccettabile-aggiunge-. Non si può pensare di rottamare, come un’auto, un marchio nato prima ben prima della scoperta dell’America”. De Mossi rivendica l’influenza di Siena nella storia del Monte: “è stato costruito esclusivamente dalla cittadinanza senese”, per cui “abbiamo il diritto di sceglierne ed essere soggetti attivi nel destino del marchio, della Banca e dei dipendenti“. Ancora De Mossi: “La Bce non può darci dei diktat“.
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