“Vi chiediamo lo sforzo di comprendere le nostre ragioni e di essere solidali con la nostra protesta”. Nel giorno di vigilia dello sciopero dei lavoratori, i sindacati che rappresentano i dipendenti di Mps hanno scritto una lettera destinata ai cittadini di Siena.
“In questi anni avete sentito parlare della nostra Banca come di un problema – scrivono- Invece noi siamo le persone che, nonostante le difficoltà , hanno lavorato con dedizione per rendere alla nostra clientela un servizio competente e rispondente alle esigenze”.
Il testo prosegue e le sigle spiegano le ragioni della mobilitazione: “siamo in sciopero perché il nostro futuro è incerto. Non sappiamo per quale azienda lavoreremo, se la nostra professionalità sarà salvaguardata, se lavoreremo nella stessa città , quale mansione saremo chiamati a svolgere. Oppure se saremo considerati esuberi, cioè persone di troppo, che non servono più”, ed ancora “siamo in sciopero perché abbiamo affrontato la crisi senza nasconderci, mettendoci la faccia e accollandoci la nostra parte di sacrificio economico, per un risanamento promesso e mai arrivato”.
“La responsabilità non è nostra ma siamo noi- continuano-, lavoratrici e lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, a rischiare di pagarne il conto. Un conto salatissimo”. La rappresentanze aggiungono: “siamo in sciopero perché meritiamo rispetto e per chiedere di essere coinvolti da subito nel progetto che deve riguardare il complesso dei dipendenti dell’intero Gruppo – e non solo una parte – per contrattare le garanzie di un futuro dignitoso e sostenibile. Per tutte e per tutti noi”.