Mps ha chiuso la trimestrale con il segno più: l’utile netto è di 186 milioni e porta il risultato dei nove mesi a 388 milioni. La Banca annuncia anche che , dopo il fallimento delle trattative tra Mef e Unicredit, “procederà alla revisione del proprio business plan per il nuovo arco temporale 2022-2026. La revisione potrebbe contenere ulteriori elementi di discontinuità rispetto a quanto già ipotizzato in vista delle precedenti discussioni con DG Comp”. La revisione del piano “e’ propedeutica a un aumento di capitale a condizioni di mercato da realizzarsi nel 2022, in relazione al quale, sulla base delle interlocuzioni in corso, e’ ragionevole attendersi il sostegno del socio di riferimento”. Sull’argomento Mef-Unicredit è intervenuto anche l’ad della Banca Guido Bastianini. “Non commenterò la trattativa tra UniCredit e il Mef e le voci circolate al riguardo, spesso infondate. Spero che le recenti dichiarazioni del ministero dell’Economia e i risultati di banca Mps aiutino a lasciarsi alle spalle tutte le voci”. Banca Mps però potrebbe registrare un deficit di capitale di 500 milioni di euro al primo gennaio 2023, in seguito ad alcuni effetti regolamentari. Tra le ragioni del possibile deficit “la riduzione programmata di capitale collegata al phase-in IFRS9 assumendo il pieno recepimento nel corso del quarto trimestre 2022 degli effetti inflattivi sui risk weighted assets connessi alle evoluzioni sui modelli di misurazione del rischio di credito per effetto delle Eba Guidelines”. Lo shortfall, si precisa “potrebbe essere mitigato o annullato da alcune iniziative di capital management a disposizione del gruppo”.