Il day after del day after è segnato dalle reazioni della politica locale. E se ieri la levata di scudi a difesa di Guido Bastianini era stata a livello nazionale, oggi le uniche prese di posizione ‘romane’ sono quelle del senatore di Forza Italia Massimo Mallegni(link qui) e del deputato del Pd Luca Sani. Ma la grande maggioranza degli odierni altolà nei confronti del Tesoro arrivano soprattutto da partiti e rappresentanti toscani e senesi.
“In questa fase le tensioni sui vertici del Mps sembrano incomprensibili, è come tali vanno evitate, se non c’è prima chiarezza e trasparenza sul nuovo piano industriale”, così è intervenuto Sani che ha inoltre annunciato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’economia Daniele Franco. Lapidario il commento della consigliera regionale del Pd Elena Rosignoli che parla di decisioni “prese in sordina” e “senza le dovute considerazioni”. La richiesta di dimissioni a Bastianini viene giudicata “fuori luogo”. Rosignoli auspica inoltre l’intervento di Enrico Letta, segretario del Pd e parlamentare eletto nel seggio di Siena alla Camera, “affinché non si vanifichi il buon lavoro svolto e non si metta nel mirino un uomo rischiando di perdere di vista gli obbiettivi da raggiungere”.
Stupore sulla vicenda è stato espresso dai coordinamenti locale e provinciale di Forza Italia Siena. “Risulta per noi assolutamente incomprensibile la richiesta di passo indietro che il dg del Mef Rivera ha avanzato nei confronti dell’Ad di Mps, Guido Bastianini. Già in passato, come Forza Italia Siena, abbiamo sottolineato che il nostro interesse (e per quello che possiamo fare, anche il nostro impegno) è totalmente rivolto alla salvaguardia dei livelli occupazionali, della serenità dei dipendenti e dei clienti e non ultimo alla tutela di un marchio, quello del Monte dei Paschi, che porta con sé secoli di storia”, così il partito in una nota.
I sindacati che rappresentano i dipendenti Mps “pretendono una assunzione di responsabilità da parte dello Stato azionista e richiedono chiarezza e certezze sul futuro” del Gruppo e dei lavoratori. Lo comunicano dalle organizzazioni Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.
Dalle sigle viene inoltre chiesto al Governo “di essere messi a conoscenza ufficialmente, e non di apprendere dagli organi di stampa, degli esiti del processo di approvazione della proroga della permanenza dello Stato nel capitale di Mps e delle determinazioni riguardanti il Piano industriale di ristrutturazione presentato lo scorso dicembre e tuttora al vaglio delle autorità europee”.
Nel fare sapere di avere appreso le indiscrezioni di stampa che riguardano l’ad dell’Istituto di Rocca Salimbeni Guido Bastianini e la presidente della stessa Banca Patrizia Grieco dai sindacati denunciano “l’inopportunità del metodo utilizzato per la divulgazione di notizie che minano la stabilità di Mps e in particolar modo la serenità di lavoratrici e lavoratori che hanno fino a questo momento, nonostante tutto, contribuito a risollevare le sorti della nostra Banca, come dimostrato dai risultati di bilancio al 30 settembre 2021”.
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