“Sono l’unico che potrà votare se stesso”. Tommaso Marocchesi Marzi inizia la sua conferenza odierna punzecchiando Enrico Letta, il suo sfidante di centrosinistra.
Centrale nel suo intervento è l’argomento di Mps. Marrocchesi Marzi chiarisce subito il motivo della raccolta firme, annunciata lo scorso lunedì in piazza Salimbeni da Matteo Salvini: “ha lo scopo di fare prendere tempo a Governo e Parlamento per capire se ci sono altre alternative per la Banca oltre a quella di un’apertura preconfezionata della data room“, dice aggiungendo che “c’è una data room con Unicredit e Mediocredito centrale che ha un risultato certo. Una cosa che non si è mai vista”.
Ancora Marrocchesi Marzi: “Dobbiamo capire che cosa rischia il nostro territorio e quali effetti potrebbe avere la stessa data room”, perché “dai dipendenti alla scomparsa del marchio, per il nostro collegio l’impatto rischierebbe di essere enorme. Rischiamo una macelleria sociale”. Il candidato del centro destra poi ha risposto ad Enrico Letta che aveva giudicato come “propaganda” la proposta di fare, di Mps, una banca interregionale ed un terzo punto di riferimento per le Pmi. “Letta deve mettersi d’accordo con Giani che spesso ha posto il tema di Mps come banca interregionale”.
Infine Marrocchesi Marzi ha ribadito quali sono le priorità per il territorio se fosse eletto deputato: “Sono otto punti che però possono essere riassunti in quattro: difendere Mps; investire sulle nostre infrastrutture, capire come meglio usare quelle che già abbiamo, realizzare una fermata dell’alta velocità tra Valdichiana aretina e senese; investire sulla digitalizzazione per portare la fibra anche nei piccoli borghi; creare un distretto delle scienze della vita, agganciato sul nostro territorio; infine un piano di dettaglio contro i mille ponti Morandi che abbiamo sul territorio”.
MC