“Non è il caso di cercare un cavaliere bianco. Per il futuro di Banca Monte dei Paschi è necessario uno sforzo di fantasia che possa dare una prospettiva all’Istituto. Occorre pensare a qualcosa di innovativo magari coinvolgendo le realtà del territorio”. Carlo Rossi, presidente FMps, ha detto così la sua opinione sul futuro dell’Istituto di Rocca Salimbeni.
“Non è il caso di cercare un cavaliere bianco – ha aggiunto- e credo che non sia il caso di ripetere il percorso fatto con Unicredit”. Per Rossi lo stop dei negoziati tra Mef e Unicredit è dovuto alla “valutazione”. Il presidente della Fondazione ha ammesso che è “difficile trovare altro soggetto privato che possa accettare le richieste del Ministero, altrimenti ci sarebbe qualcosa che non torna. Non me la sento di dire ora – prosegue Rossi – che possa esserci un nuovo soggetto al posto di UniCredit, a meno che non esca fuori un investitore straniero che potrebbe pagare un prezzo di ingresso e arrivare più vicino ai valori che il Mef indica su Montepaschi”.
Rossi è poi tornato a parlare dell’accordo transattivo tra Fondazione e Banca che ha portato nelle casse dell’ente senese 150 milioni di euro. “Lo abbiamo fatto – ha precisato – guardando naturalmente alle cause, ma in una prospettiva di aiutare la banca. Questo accordo credo che abbia fondamentalmente dato una mano alla banca. Mi pare non gliel’abbia data nella prospettiva dell’accordo con Unicredit. Del resto nessuno in questo Paese, ne forze politiche ne altri si siano stracciate le vesti per questo mancato accordo”.
Oggi intanto, in audizione alle commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, ha parlato il direttore generale del Mef Alessandro Rivera che ha chiarito che la presenza dello Stato in Mps sine die “non è ipotizzabile” e che la privatizzazione “rappresenta un punto di arrivo necessario”. Il Mef però “continuerà a garantire che la banca sia gestita in modo efficiente e che rimanga patrimonialmente solida”, ha continuato Rivera che inoltre ha spiegato che non gli risultano “discussioni in corso sulla sostituzione dell’ad di Mps”. Ancora Rivera:”Tra le priorità del ministero c’è la salvaguardia dell’occupazione” ed eventuali nuovi interventi sui costi e di efficientamento avverranno “in ogni caso con esodi volontari”
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