Mps promossa da Bce per quanto riguarda l’analisi dei requisiti patrimoniali da soddisfare su base consolidata entro l’1 gennaio 2023.
La Banca centrale, ricordando da Rocca Salimbeni, conclude così il processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2023 con riferimento alla data del 31 dicembre 2022 e ad ogni altra informazione pertinente ricevuta successivamente.
In significativa riduzione la Pillar II Capital Guidance “P2G”, fissata all’1,15%, rispetto agli attuali livelli del 2,50%, che riflette i positivi esiti dello Stress Test EBA condotto nel 2023.
Monte dei Paschi ricorda che ad esito del processo svolto da Banca d’ Italia per la identificazione delle Istituzioni a rilevanza sistemica nazionale autorizzate in Italia per il 2024 recentemente concluso, la Banca non è più identificata come O-SII e quindi, a partire dal 1° gennaio 2024, decade la richiesta di una riserva di capitale aggiuntiva di 25 bps.
ll requisito minimo complessivo in termini di Common Equity Tier 1 ratio si riduce all’8,56%, somma tra Pillar 1 – P1R (4,50%), Pillar 2 – P2R (1,55%1, invariato) e Common Buffer Requirement – CBR (2,515%, in riduzione per la mancata identificazione come O-SII).
Analogamente si riduce il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio a 13,27%.
Sulla base dei risultati al 30 settembre 2023, la Banca rispetta ampiamente i suddetti requisiti, con coefficienti patrimoniali a livello consolidato2 pari a: 16,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, rispetto a un requisito dell’8,56%; – 20,2% per il Total Capital ratio, rispetto al requisito del 13,27%.