Per il Pd gli elementi determinanti da valutare in merito all’operazione di Unicredit su Mps saranno “le potenzialità di risanamento e rilancio delle attività della banca; la garanzia della massima tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori; la salvaguardia del patrimonio di storia e radicamento territoriale rappresentato da Mps e dal suo marchio, evitando soluzioni di smembramento del gruppo; la prosecuzione della presenza diretta dello Stato nella fase di riorganizzazione della banca per accompagnare e favorire il processo”. Lo dichiarano Antonio Misiani, della segreteria nazionale PD, responsabile Economia e finanze e Simona Bonafè, segreteria regionale PD Toscana. “L’ipotesi di trasferimento di un perimetro selezionato di Mps a UniCredit è una operazione di grande portata e complessità, sia per il sistema bancario che, più in generale, per l’economia del Paese. In questa prospettiva, riteniamo indispensabile che il governo – azionista di maggioranza di Mps – discuta in Parlamento le ragioni dell’operazione e le prospettive della banca e avvii immediatamente un confronto con le organizzazioni sindacali e le istituzioni territoriali interessate”, affermano aggiungendo che “l’obiettivo generale di consolidare e rafforzare il sistema bancario italiano è certamente condivisibile. Gli elementi preliminari resi noti dalle parti non sono per il momento sufficienti per esprimere un giudizio compiuto sull’operazione UniCredit-Mps”.
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