Toscana

Mps, Unicredit rompe gli indugi e tratta con il Mef per la fusione

Dopo mesi di indiscrezioni e di ipotesi Unicredit ha rotto gli indugi sul dossier Mps e sono partiti i negoziati .

Il gruppo, guidato da Andrea Orcel, ha comunicato di avere approvato, insieme al Mef, “i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali di Mps, attraverso la definizione di un perimetro selezionato e di adeguate misure di mitigazione del rischio”. Unicredit ha inoltre comunicato che il suo presidente Pier Carlo Padoan, per via del suo precedente incarico di Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha deciso di astenersi dalla deliberazione del cda.

Unicredit spiega che l’operazione gli permetterebbe “di accelerare i piani di crescita organica e agevolare il raggiungimento di ritorni sostenibili superiori al costo del capitale”, Monte dei Paschi “potrebbe contribuire, subordinatamente alla definizione del perimetro dell’operazione, circa 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di crediti di euro alla clientela, 87 miliardi di euro di depositi della clientela, 62 miliardi di euro di masse in gestione e 42 di euro miliardi di masse in amministrazione”. Inoltre lìoperazione permetterebbe a Unicredit “di rafforzare il posizionamento competitivo in Italia e in particolare nel Centro-Nord, dove si trova il 77% degli sportelli di Mps, contribuendo fra l’altro a una crescita della quota di mercato in Toscana di 17 punti percentuali, in Lombardia e in Emilia Romagna di 4 punti percentuali e in Veneto di 8 punti percentuali”.

“E’ presto per dire ora se il Governo sarà azionista di Unicredit – così l’ad di Unicredit Andrea Orcel  – .Dipenderà da quale sarà la struttura dell’oeprazione. Abbiamo un obiettivo in mente e puntiamo a concludere la trattativa il più presto possibile”, ha sottolineato aggiungendo che “il perimetro che possiamo acquisire lo si saprà in settembre. Al momento la neutralità sul capitale è un principio, prima dobbiamo andare alla due diligence e stabilire il perimetro da acquisire”.

Sul caso è intervenuta anche la politica con il candidato di centrodestra per le suppletive a Siena Tommaso Marocchesi Marzi che accusa lo sfidante di centrosinistra Enrico Letta. “Strana combinazione: si candida Letta e parte lo “spezzatino” di Mps. Ma non aveva promesso di tutelare i senesi?”. Proprio Marrocchesi Marzi terrà alle 12 una conferenza davanti piazza Salimbeni che avrà come argomento la cessione della Banca senese

Tra i presupposti che Ministero e Unicredit hanno concordato per verificare la fattibilità dell’operazione a livello patrimoniale ed economico ci sono: “la neutralità della stessa rispetto alla posizione di capitale del Gruppo su base pro forma-prosegue la nota-; un accrescimento significativo dell’utile per azione dopo aver considerato le possibili sinergie nette dell’operazione ed in ogni caso il mantenimento dei livelli attuali di utile per azione anche prima di tener conto delle possibili sinergie al 2023; l’esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all’attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali-aggiunge il testo-; l’esclusione dei crediti deteriorati e l’adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire; l’accordo sulla gestione del personale in funzione del compendio inerente all’esercizio delle attività commerciali, al fine di assicurare un’integrazione agevole, rapida ed efficace del business nel Gruppo”.

L’operazione allo studio è subordinata “al positivo esito della verifica della sussistenza dei presupposti essenziali dell’operazione, della due diligence legale, patrimoniale, fiscale, contabile e industriale, e delle interlocuzioni con il MEF e Mps finalizzate ad addivenire a una più puntuale definizione della struttura, dei termini e del perimetro dell’operazione, nonché alla successiva definizione dei relativi accordi vincolanti”, spiegano da Unicredit. Dopo l’annuncio Unicredit concorderà con l’istituto di Banca Monte dei Paschi l’accesso ad una virtual data room dedicata per lo svolgimento dell’attività di due diligence.

marco crimi

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