Il progetto per ora riguarda i comuni della Toscana centrale, ma la Regione assicura che a breve anche Siena sarà coinvolta nell’idea di una multiutility regionale.
Oggi, a Firenze, Giani ha presentato il primo passo di una proposta che, se andasse in porto, porterebbe alla fusione di Alia, Consiag, Publiservizi e Acqua Toscana . Acqua e rifiuti finora, ma all’appello potrebbero presto aggiungersi Estra e Toscana Energia.
L’ok alla proposta della Regione è arrivata dai cda delle varie aziende. Adesso la palla passa a 66 consigli comunali(Firenze, Prato, Empoli e Pistoia i territori più grandi) , che si dovranno pronunciare entro settembre. L’obiettivo della Toscana è colmare il gap con altre regioni del centro e nord Italia unendo le tante aziende che gestiscono i servizi pubblici locali.
Con la fusione in Alia di Consiag, Publiservizi e Acqua Toscana, il comune di Firenze conferirà in aumento di capitale la partecipazione in Toscana Energia e Pistoia la partecipazione in Publiacqua. La nascitura multiutility toscana, secondo la proposta di piano presentata, sarà la holding, interamente pubblica, che coordinerà le partecipazioni nelle società operative: ovvero Alia OpCo (e Publiacqua (57,6 per cento), ma anche Estra (39,6%), Acque spa (19,3%) e Toscana Energia (31%).
Il piano di basa poi su 5 punti chiave: controllo pubblico blindato (almeno il 51 per cento), più risorse per maggiori investimenti (un miliardo di euro già all’inizio, un miliardo e mezzo a regime), 2mila posti di lavoro in più, raddoppio dei dividendi e quindi più soldi a disposizione dei comuni per gestire i servizi ai cittadini (scuole ed anziani, ad esempio), la prospettiva infine di tenere sotto controllo l’aumento delle tariffe.