L’insoddisfazione del consiglio verso l’atteggiamento dell’ amministrazione De Mossi è palpabile. Esiste sia dentro la maggioranza che nell’opposizione. E lo si legge nel verbale della conferenza dei capigruppo dello scorso 29 dicembre.
“È difficile fare il consigliere in questo maniera, lo concedo. Anche per noi che facciamo parte della maggioranza. Credo che sia difficile da cambiare tutto in un anno”. La presa di posizione è del capogruppo della Lega Paolo Salvini. Un’affermazione la sua che coccia però con l’atteggiamento tenuto durante il consesso del 30 dicembre: quando l’opposizione ha infatti deciso di abbandonare l’aula ‘virtuale’ dai gruppi di maggioranza l’unica reazione è stata di critica verso questa scelta. “A questo punto non resta che portare avanti il progetto sul Palazzetto senza l’opposizione”, aveva detto lo stesso Salvini mentre nella seduta si stata discutendo sul destino della struttura della Mens Sana.
Restano da capire quindi i motivi di questo dietrofront così tempestivo. Se li chiede anche il vice presidente del consesso Massimo Mazzini: “Durante quella conferenza dei capigruppo del giorno prima il disagio è stato espresso da tutti i consiglieri”, dice dopo aver finito il tavolo con il Prefetto di Siena.
Alle 12.30 Mazzini, accompagnato dai consiglieri Pierluigi Piccini, Alessandro Masi e Claudio Cerretani, si è confrontato con Maria Forte. “Così non possiamo andare avanti -esordisce-. Tutti i gruppi d’opposizione hanno ritenuto giusto parlare al Prefetto. Dobbiamo essere messi in condizione di operare senza ricevere documenti importantissimi solo la sera prima del consiglio. Questo fatto si è ripetuto spesso, per cui abbiamo detto basta ad una situazione che sta andando avanti da troppo tempo. Dobbiamo poter lavorare e documentarci per esprimere al meglio le nostre decisioni e le nostre considerazioni”.
Ancora Mazzini: “Il Prefetto ci ha ascoltato ed ha preso atto di ciò che i capigruppo hanno illustrato. Le persone che sono qui con me hanno svolto diversi mandati ma, a loro dire, non si è mai avuta una situazione di disagio così grande”. La massima autorità del nostro territorio “farà ciò che ritiene giusto – aggiunge- . Sperò che sia sentito anche il presidente del consiglio Marco Falorni, una persona con cui ho sempre collaborato e che deve processare con difficoltà tutto ciò che gli arriva la sera prima delle sedute”.
La discussione è stata incentrata su questo argomento anche se “sono stati affrontati altri temi”, segnala Mazzini che però non ne ha specificato i contenuti. Tra i consiglieri presenti ha chiosato Alessandro Masi: “L’opposizione esiste per informare i cittadini – ha ricordato- Così però è difficile svolgere il nostro servizio di garanzia democratica per la Città”
In un documento congiunto le forze d’opposizione sottolineano inoltre che “la questione, quindi, è istituzionale e non politica, e non va personalizzata, ma va trovata comunque una soluzione a questo stato di cose” e che l’incontro con il Prefetto ” è stato importante per riconfermare l’impegno delle opposizioni nell’interesse della città e dei cittadini. Un impegno e contributo che non è stato mai fatto mancare, soprattutto in questi tempi di emergenza nella pandemia, concorrendo spesso anche a garantire il numero legale dell’assemblea.La nostra città, soprattutto in questa emergenza, ha bisogno che ogni sua rappresentanza faccia la propria parte, e che quindi il Consiglio comunale torni ad essere protagonista consapevole delle decisioni che assume e che abbia la serenità di poter approfondire, discutere, consigliare, avvertire e determinarsi per il bene di Siena”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi