Nicolò, Duccio e il senso delle cose è la rubrica settimanale di giornalismo narrativo su Siena proposta da SienaNews. Gestita da due giovani, Nicolò Ricci per la fotografia e Giada Finucci per la scrittura, vuole portare lo sguardo delle nuove generazioni sulla città. Il suo scopo è quello di valorizzare luoghi di Siena attraverso la fotografia e il racconto.
Da piccoli tutti credevamo alla magia. I trucchi cui genitori, nonni e conoscenti ci rendevano spettatori di un oggetto scomparso e subito dopo riapparso altrove, non erano poi così assurdi. Era allora che i legami di causa ed effetto fra i fenomeni per noi si legavano, e la ragnatela di relazioni e corrispondenze fra le cose era così ampia che i nessi del trucco magico vi entravano a pieno titolo.
Col tempo, si stabilisce poi per ciascuno una serie di connessioni stabili. Ci disabituiamo alle sorprese. Il mondo diviene più prevedibile, e la magia rimane il residuo di polvere di stelle che la sera scorgiamo fra le righe d’un libro o le scene di un film.
Rispolverando il picco di gioia e meraviglia che provavo quando gli adulti attorno a me si improvvisavano maghe e maghi, salgo Via di Città. Mi sembra di leggere questa emozione in una nuvola di turisti accalcati pochi passi avanti a me, sulla sinistra, sotto la discesa di un arco a tutto sesto. Dentro l’obiettivo della macchina fotografica cercano di catturare l’emozione provata all’apparire di una connessione nuova. Lo stupore davanti a qualcosa che non avevano previsto e che d’improvviso, nel fulgore d’una meraviglia inaspettata, compare.
Mi infiltro fra loro, facendomi spazio fra borse nere Canon e zainetti mezzi aperti. L’ambiente circostante induce e guida le emozioni che proviamo, così chiedo ai turisti un paio di retine nuove in prestito, ancora non impresse da ciò che loro stanno vedendo e alzo anche io gli occhi all’apparizione. Nessuno di loro attendeva lì la torre.
Entro le pareti strette di Vicolo del Bargello si alzano giubili di sorpresa di bambini e i genitori che vi puntano l’indice, a riprova del fatto che la magia esiste, che anche i trucchi che continuano a fare ai figli possono un giorno avverarsi.
Duccio
Testo di Giada Finucci
Foto di Nicolò Ricci
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