Credo proprio che novembre sia il mese ideale per visitare piccole mostre in giro per la Toscana, con tante opportunità che confermano la vitalità culturale di luoghi che meritano sicuramente una visita non frettolosa.
Magari partendo da Carrara, dove il Museo delle Arti (link qui) presenta – fino al 3 marzo 2024 – il progetto espositivo di Quayola dal titolo Plutone/Proserpina: l’artista, che da anni ha scelto la città apuana come luogo di sperimentazione creativa, presenta una serie di quattro sculture in poliuretano espanso, realizzate con l’uso della robotica e ispirate al “non-finito” di Michelangelo. Il gruppo scultoreo esposto a Carrara richiama il Ratto di Proserpina ed in particolare l’omonimo capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, conservato alla Galleria Borghese di Roma.
Il nuovo Museo Civico della Paglia a Signa ospita invece Mute Presenze, una mostra di arte fotografica e digitale di Susanne John e Giovanna Sparapani: l’arte fotografica e digitale vogliono offrire al visitatore una intrigante opportunità di entrare in un nuovo modo di fare arte, ricco di messaggi inattesi e sorprendenti. In programma anche due eventi collaterali, con la presentazione del libro “Nella Marroneta” di Elettra Lorini (4 novembre) e del volume “Messe a fuoco” di Susanne John e Giovanna Sparapani (18 novembre).
Un’altra tappa di questo itinerario culturale è a Pitigliano: al Museo di Palazzo Orsini è possibile vedere – fino al 12 novembre – la mostra “Janua Coeli, dove la terra e il cielo si incontrano” dedicata alla figura di Giovanni Battista, nella interpretazione di Lorenzo Costa e del Caravaggio (link qui). Nella sala dello Zodiaco, decorata peraltro con pregevoli affreschi del XV secolo, sono esposti due dipinti con lo stesso soggetto – appunto San Giovanni Battista – per un confronto diretto fra i due dipinti, con la loro visione profondamente diversa, ma in qualche modo anche complementare.
Prosegue invece fino al 31 luglio 2024 la mostra Archeologia svelata a Sesto Fiorentino. Momenti di vita nella piana prima, durante e dopo gli Etruschi alla Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino (link qui), dove è possibile ammirare una parte significativa del corredo rinvenuto all’interno della Tomba della Montagnola, considerato uno dei monumenti funerari etruschi più importanti dell’Italia centrale. In più, sono esposti anche straordinari reperti provenienti dal territorio di Sesto Fiorentino, a testimonianza di una storia di insediamenti umani iniziata migliaia di anni fa.
Roberto Guiggiani