I finanzieri del Nucleo di polizia economico – finanziaria di Siena hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Siena nei confronti di una società operante nel settore alberghiero, che ha permesso di sequestrare disponibilità liquide per un importo complessivo di oltre 440 mila euro.
L’operazione scaturisce da una complessa attività d’indagine, delegata dalla locale Procura, avviata a seguito dell’attività ispettiva amministrativa sviluppata da altra amministrazione, dalla quale emergevano possibili irregolarità consistenti nell’omesso versamento di ritenute, per l’anno d’imposta 2017, per un importo complessivo di 443.228,15 euro.
All’esito delle mirate attività investigative eseguite è emerso, infatti, che il legale rappresentante della società avesse omesso i versamenti di ritenute, dopo aver richiesto la rateizzazione dell’imposta dovuta, in particolare dopo aver provveduto a saldare solo la prima rata delle venti previste da tale impegno ablativo.
Alla luce di ciò, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena, pur nel rispetto della presunzione di non colpevolezza, quale inderogabile principio e valore costituzionale da parte degli indagati, riconoscendo un quadro indiziario particolarmente grave, ha disposto il sequestro diretto del profitto di reato (corrispondente alle somme sottratte all’Erario), in via diretta, sulle disponibilità liquide dell’impresa e poi, ove non possibile, il sequestro per equivalente, di beni mobili e/o immobili del legale rappresentante fino a concorrenza della predetta somma.
Le indagini patrimoniali e finanziarie hanno consentito di reperire sui conti correnti, intestati (o comunque nella disponibilità ) della società e dell’indagato, disponibilità liquide pari ad oltre 440 mila euro.