Il giorno della verità è arrivato: è atteso nel pomeriggio di oggi l’esito del sequenziamento del tampone del marito della turista inglese ‘primo caso’ di Omicron in Toscana. Da giorni sappiamo che l’uomo è stato contagiato dal coronavirus, adesso resta da capire se si tratta dell’Omicron – che tiene sotto scacco il Regno Unito, o della Delta – ancora dominante in Italia.
La positività della donna alla nuova mutazione scoperta in Sudafrica, lo ricordiamo, è nota da una settimana precisa, da quando l’Aou senese ha comunicato il risultato del sequenziamento condotto dall’ Uoc Microbiologia e Virologia diretta dalla professoressa Maria Grazia Cusi. Sempre nello scorso lunedì l’Asl sud est aveva reso noto di essersi messa al lavoro per ricostruire gli spostamenti della coppia, arrivata il 6 dicembre all’aeroporto di Firenze, con un volo proveniente da Birmingham via Amsterdam. Ad oggi non ci sono nuovi aggiornamenti sull’attività di tracciamento svolta dalla Sud est. A Careggi però sono stati individuati 10 casi di sospetta variante Omicron. Come riferisce l’ospedale fiorentino si tratta di cittadini residenti nell’area della Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia).
Appare certo che il covid non sia intenzionato a lasciare la presa, nemmeno nei giorni precedenti alle Feste. Alle Scotte i test periodici che vengono fatti dall’azienda ospedaliera hanno portato a scoprire una decina di positivi tra infermieri e personale sanitario. Enel suo complesso la situazione è tutt’altro che buona anche in provincia di Siena. Fa infatti veramente impressione il paragone tra i nuovi casi della sud est registrati ieri, domenica 19 dicembre, e quelli registrati nella domenica precedente: 96 a 39, 57 contagi in più. Comuni come Castelnuovo Berardenga e Monteroni d’Arbia tornano a soffrire questa offensiva invernale del virus e registrano, in sole 24 ore, 10 nuove infezioni.
Natale è alle porte e qualcuno già lancia gli appelli: “Non ci vuole il ministro speranza per capire che fra il 25 e il 2 gli italiani saranno al chiuso, in casa. Se ci saranno 50 persone una sull’altra diventa una mini bomba da contagio”, così Francesco Boccia, deputato e responsabile Enti locali Pd, ad Agorà , su Rai 3 che ha aggiunto: “Il governo dovrà definire alcune cose. Se si passa in arancione riparte il coprifuoco, se si passa in rosso sarà il lockdown, è già tutto codificato. Siccome non dobbiamo arrivare lì è il caso che le istituzioni continuino a spingere per il vaccino”.