“Un paese che vuol definirsi civile non può accettare che i suoi cittadini perdano la vita lavorando”: il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha esordito così oggi nella riunione dell’Assemblea toscana Una piaga del nostro tempo, cui non possiamo rimanere indifferenti. Dobbiamo dare risposte concrete, tutti insieme, stringendosi alle famiglie che hanno perso i loro cari. Nel giorno del secondo anniversario della morte della giovane Luana D’Orazio, in provincia di Prato, è doveroso un ulteriore momento di cordoglio e di riflessione: appena due giorni fa, a Bolognana di Gallicano, ho commemorato 10 operai che hanno perso la vita nel 1939; nel primo trimestre del 2023 sono morte sul lavoro in Italia oltre 200 persone e i dati purtroppo sono drammaticamente in crescita. La tutela della sicurezza e le condizioni del lavoro in Italia e in Toscana devono essere prioritari” ha concluso Mazzeo.
“E’ l’ennesima morte sul lavoro, la seconda nel giro di pochi giorni nella zona dopo quella a San Gimignano, che dimostra quanto sia necessario aumentare il livello di sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro. Chiediamo che sia fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente mortale”.
Lo chiedono in una nota congiunta Flai Cgil Firenze e Flai Cgil Siena parlando dell’incidente mortale avvenuto ieri pomeriggio a Barberino Tavarnelle, nel quale ha perso la vita Marco Meiattini, operaio di 55 anni originario di Sinalunga e residente da tempo a Staggia Senese.
Marco Meiattini e Francesco Mannozzi uniti da una sorte tragica a pochi giorni di distanza e nei giorni in cui si celebra la giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro e quella della festa dei lavoratori, un dramma che si ripete con lugubre e inesorabile cadenza.
Operaio agricolo, Meiattini era intento ad effettuare alcune operazioni di movimentazione di materiali. Ma mentre stava effettuando una manovra, per mettere una pedana nell’area del montacarichi, il muletto è precipitato nel vuoto con Meiattini all’interno. Un volo di 6 metri che è costato la vita all’operaio, morto sul colpo tra le lamiere del mezzo da lavoro.
“Alla famiglia e ai compagni di lavoro esprimiamo la nostra sentita vicinanza. Bisogna fare di più nella battaglia per la sicurezza sul lavoro, a partire dall’aumentare il personale preposto ai controlli, perché morti e incidenti sul lavoro sono insopportabili e inaccettabili. E’ una emergenza nazionale che colpisce nella maniera più drammatica i lavoratori e le loro famiglie, urgono investimenti seri da parte della politica e delle istituzioni”, hanno aggiunto i due sindacati.
K.V.
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