Per Luigi De Mossi da ieri è “iniziato un percorso che avvicina sempre di più alla possibilità di correre il Palio”.
Il sindaco, dopo due lunghi anni di pandemia, vede il traguardo(“ma non siamo ancora arrivati”, chiarisce) per il ritorno del tufo in Piazza ed il sì del Senato all’emendamento 2.1500/20 al ddl 2488 può rappresentare in questo senso un allungo decisivo.
“Saranno mesi impegnativi e dovremo riuscire a mantenerci in zona bianca”, è il monito che De Mossi lancia alla città auspicando anche “collaborazione tra tutti: istituzioni e contrade. Una collaborazione che c’è già stata nei difficili mesi passato”. Il primo cittadino intanto è al lavoro sul come ‘costruire’ le future Carriere ordinarie del 2022: se è chiaro che “il Palio non sarà tradizionale” con il voto del Parlamento è arrivato però “uno strumento legislativo che dà ampia facoltà di manovra”, spiega.
“Non posso che ringraziare, per la vicinanza e il lavoro svolto, i senatori Borghi, Nisini e Vescovi, quest’ultimo firmatario anche dell’emendamento – prosegue il sindaco De Mossi – grazie a loro si è aperta una finestra ed è stato avviato un percorso che può condurci dritti al nostro Palio. Oltre che questa preziosa iniziativa parlamentare voglio sottolineare la comunione di intenti avvenuta con le contrade che sono rimaste unite e hanno rappresentato come sempre un valore aggiunto anche in questi anni condizionati dal Covid”.
Per De Mossi “si parte da un protocollo di regole restrittive”, ma che “era stato fatto per un quadro epidemiologico peggiore”, per cui “sarà semplice da migliorare e alcune misure restrittive potranno essere tolte”. L’approvazione di ieri in Senato “apre un nuovo scenario per i Palii di Siena 2022″, aveva commentato il sindaco che, sulla situazione riguardante le squalifiche, ha chiarito :”l’amnistia in condizioni normali non ci sarebbe, ma sono passati due anni e voglio anche sentire il parere ed i sentimenti delle contrade. Alla fine però deciderò io”.