“Possiamo ad esempio ad agire sull’esclusione, anche temporanea, dei cavalli che al termine dell’iter del protocollo non vengono presentati senza una valida e certificata ragione”
La proposta l’ha fatta direttamente il sindaco di Siena Luigi De Mossi che è tornato a parlare delle questioni che sono relative al percorso per la presentazione dei cavalli per il Palio. De Mossi si è detto pronto a ragionare con le contrade e con la città su possibili nuove norme per quanto riguarda il Protocollo.
Le regole, ha detto, ” si possono cambiare con un percorso partecipato e condiviso, individuando confini più stringenti per la presentazione dei cavalli alle previsite o la mattina della Tratta, senza modificare cultura e tradizioni”.
“La nostra festa di popolo – sostiene De Mossi – è così bella anche perché ha saputo evolvere le proprie regole alle mutazioni sociali. Se si avverte la necessità, ognuno per le sue competenze e responsabilità, l’amministrazione comunale, nei tempi e nei modi giusti e quindi dopo la Carriera di agosto, è disposta a ragionare. Il fine è quello di proseguire nel percorso di tutela degli animali, ma pure quello di tutelare la cultura e la passione di una comunità”.
“Non devo e non posso entrare nelle scelte dei Capitani e in quelle dei proprietari – aggiunge il sindaco di Siena – Avevo fortemente auspicato la scelta di cavalli esperti e lo ribadisco. Le strategie nel Palio ci sono sempre state, il sindaco più di un forte auspicio non può fare, mette a disposizione la macchina comunale per l’organizzazione del Protocollo Equino, delle previste, delle visite e di tutto il resto”.
“È il momento di unire le nostre forze – conclude il sindaco – e lavorare con ancora più determinazione. Ricordandoci che la mutata sensibilità globale ci impone di adattarci alle nuove sfide del nostro tempo. Una cosa è certa: la nostra città e la nostra festa non si faranno dettare l’agenda dagli animalisti o da tutte le polemiche che possono scaturire a seguito dei loro interventi”.