“Siamo dalla parte della ragione e non possiamo che vincere con i nostri avversari, anche con i più agguerriti. Siamo nel giusto e possiamo continuare la nostra storia” . Senio Sensi conclude con un discorso d’attacco la sua riflessione dopo un lungo ragionamento che si è concentrato soprattutto sulla difesa del Palio di Siena.
Tutela e promozione, queste le due linee sui cui si sono mossi gli interventi di chi ha partecipato a Futuro e traccia storica della salvaguardia di simboli e colori, serata che apre una serie di eventi per il 40esimo anniversario della nascita del Consorzio di Tutela del Palio di Siena, nato nel giugno del 1981. Quattro i protagonisti dell’incontro. Tra questi c’era appunto Sensi, che per dieci anni ha operato come ex-ad dell’ area comunicazione del Consorzio. Oltre a lui hanno parlato gli avvocati Giandomenico Comporti, Michele Alliegro e Roberto Martinelli e Anna Carli, ex-ad del marchio del Consorzio. Il convegno è stato moderato alla giornalista Rai Annalisa Bruchi.
Prima dell’ apertura della tavola rotonda ha preso parola il presidente del Consorzio e Rettore del Bruco (la contrada che ospitava l’evento ndr.) Gianni Morelli che, parlando ai priori delle consorelle e alle autorità presenti, ha evidenziato “l’aria di ripartenza per Siena” in un periodo, quello della pandemia, che “ha aumentato la consapevolezza che i nostri valori, più unici che rari, sono saldi”.
Roberto Martinelli, che è stati costituente del Consorzio, ha fatto un ampio excursus tracciando la storia del Palio e delle contrade dal ‘900 fino ad oggi. Martinelli è partito dal fascismo e dalla decisione, del regime, di riconoscere alla sola Siena il privilegio di essere l’unica a poter chiamare la sua festa col nome di Palio. “Al tempo la tutela del Palio era massima”, sottolinea Martinelli che poi passa al periodo del secondo dopoguerra (“il Palio era diventato oggetto di scimmiottamento e disinformazione”). Infine Martinelli si concentra sulla prima causa promossa a difesa dell’immagine delle contrade e del Palio del 1977: per decreto del Pretore di Asti, furono sequestrate cartoline che pubblicizzavano “Asti Medievale” usando indebitamente riproduzioni di alfieri del ‘nostro’ corteo storico.
Giandomenico Comporti, figlio di Marco Comporti, avvocato che ha dato il suo apporto legale al Magistrato ed al Consorzio in numerose vertenze, ha esordito parlando della storia di un’idea: quella di applicare “la tutela di persone fisiche a soggetti che persone fisiche non sono” e cioè al mondo delle contrade. Ad Anna Carli è invece spettato il compito di trattare il tema del rapporto dei senesi contradaioli e lavoratori con l’utilizzo dei colori e degli stemmi delle contrade: “In molti, all’inizio, non hanno capito il motivo per cui non si potessero più usare liberamente, per fini commerciali, l’araldica delle consorelle. Il valore del Consorzio è stato compreso, nella sua interezza, solamente dopo che ci siamo rapportati con autorevolezza anche con grandi aziende provenienti dall’estero”.
Michele Alliegro e, ancora, Senio Sensi hanno ripreso quello che sono le sfide attuali per il Consorzio. Alliegro, legale di uno studio di Roma a cui il Consorzio si appoggia, ha parlato del web e della rete, fonte di non pochi problemi per la Festa: “Internet è anarchico ma cercare di contenere certe manifestazioni è ridicolo e puerile -spiega-, Noi possiamo intervenire contro interlocutori noti (cita l’esempio di un gruppo animalista che usava il Palio di Siena nel proprio dominio del sito web Ndr.). Ha senso anche fare azioni azioni attive: con Google Art il Consorzio ha un suo spazio dove racconta la Festa”. Sensi ha invece affrontato il tema dei rapporti con la Rai: “Dal 2009 ha cambiato atteggiamento- accusa-: si è resa conto della crescita di un sentimento anti-Palio e, a più riprese, siamo stati accusati di non aver avuto la giusta sensibilità con i cavalli, una vera bestemmia”.
Gli eventi organizzati dal Consorzio continueranno con un concerto, organizzato con il Comune e con l’Accademia Chigiana , ed una mostra sul mondo contradaiolo prima del giugno del 1981.
KV
MC
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