Palio patrimonio culturale italiano, dall’Oipa istanza d’accesso agli atti del Ministero della Cultura

L’Oipa presenterà istanza di accesso agli atti del Ministero della Cultura “per conoscere l’avanzamento dell’iter” del Palio “patrimonio culturale dello Stato”.

Lo ha comunicato sul suo sito la stessa associazione dopo aver “appreso che il Rettore del Magistrato delle Contrade, Emanuele Squarci, attende per la prossima settimana un fotografo del Ministero stesso”, si legge.

In particolare Oipa chiede “di evitare che, in nome del rispetto per gli animali, tema sempre più sentito dall’opinione pubblica, sia dato tale riconoscimento” al Palio.

Ed ancora: “appare inappropriato rendere “patrimonio culturale” una manifestazione che mette a repentaglio la vita di animali, esseri senzienti, tutelati ora anche dall’articolo 9 della Costituzione”.

“La pista del Palio di Siena continua a mettere a rischio l’incolumità degli animali e degli stessi fantini, senza considerare l’ombra del doping che più di una volta si è allungata sulla gara -commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto -. Basta Palii, basta Quintane, basta Giostre con l’uso dei cavalli su piste inidonee: tornei anacronistici che non hanno più ragione d’essere in un’epoca dove cresce e si consolida una sensibilità, sostenuta anche dagli orientamenti giuridici e giurisprudenziali, che non vuole usi e abusi sugli animali”.

La nota si conclude con un’osservazione: “il riconoscimento richiesto è probabilmente propedeutico alla candidatura Unesco”, scrive l’Oipa citando quanto espresso dal Governatore Eugenio Giani su Instagram lo scorso 16 agosto (link qui).