“L’inasprimento dei rapporti con l’azienda, la rigidità delle posizioni da parte di Pay Care e la tensione crescente che si è venuta a creare negli ultimi giorni non sia il clima migliore per giungere ad una soluzione positiva della vertenza per i lavoratori.
Riteniamo quindi opportuno che venga convocato in tempi brevi un nuovo tavolo di confronto in Regione Toscana per valutare con maggiore lucidità lo scenario futuro, nell’ottica di capire se tramite le politiche attive è ancora possibile individuare reali e concreti interessi di uno o più soggetti imprenditoriali disposti ad assumere i lavoratori Pay Care in esubero”.
Lo scrivono in una nota dalla Fiom Cgil di Siena in riferimento alla comunicazione ricevuta che informa dello stop alle uscite incentivate da oggi.
“In sostanza tutte le condizioni concordate nell’accordo sottoscritto lo scorso venti ottobre che prevedevano l’erogazione di incentivi individuali per la risoluzione del rapporto di lavoro sulla base della non opposizione al licenziamento vengono sospese-ricordano dal sindacato-.Quindi l’unica strada che al momento sembra rimanere ancora aperta e percorribile è quella prevista dall’accordo quadro sulle politiche attive del 26 luglio 2022 sottoscritto in Regione Toscana tramite il quale le aziende del territorio che assumeranno i lavoratori in esubero potranno ricevere da Pay Care una “dote di ricollocazione” e dalla Regione Toscana un “contributo a sostegno dell’occupazione dei lavoratori interessati da crisi aziendali”.
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