Ho il timore che il verso che leggete nel titolo, tratto da una famosa canzone di Laura Pausini, possa essere il riassunto migliore di questa estate senese, ricchissima di fatti straordinari, ma senza una comunicazione (fino a qualche anno fa si diceva uno storytelling) forte ed adeguata verso i turisti italiani e stranieri.
L’elenco delle cose che stanno accadendo è infatti così lungo, da dimenticarsi inevitabilmente di qualcosa. Oggi pomeriggio, venerdì 16 luglio, Piazza del Campo ospita un concerto dell’Orchestra di Santa Cecilia diretto da Sir Antonio Pappano, un evento straordinario del “Chigiana international festival & Summer academy 2021”, ma di cui è difficile trovare notizia al di là della stampa locale.
Miglior diffusione ha avuto la presentazione del Tempio del Brunello a Montalcino (link qui) grazie alla riconosciuta capacità di comunicazione di Opera Laboratori, mentre credo di essere stato fra i pochi a fare un post sulla nuova card della Fondazione Musei Senesi(link qui), che rappresenta invece un fondamentale momento di rilancio per una istituzione che da tanti anni, con risultati altalenanti, si prende cura del patrimonio museale del nostro territorio.
E non nego che soffro un po’ a vedere così poco pubblicizzate le iniziative delle guide turistiche abilitate di Siena: Le Scoperte, le Esperienze uniche de Convention Bureau Terre di Siena, la rassegna M’incammino con Dante Alighieri lungo la Via Francigena, solo per fare tre esempi, sono appuntamenti che qualificano l’offerta turistica senese e dunque potrebbero rappresentare un passo importante verso la creazione di un sistema di accoglienza di qualità che città e territorio sono in grado di esprimere.
E poi prosegue, in maniera veramente apprezzabile, la costruzione di servizi legati al sito www.stradedisiena.it, con il coinvolgimento di cantine vinicole che sappiano offrire una ospitalità adeguata al numero sempre crescente di ciclisti che amano percorrere le strade bianche, i 209 chilometri dell’Eroica, la Via Francigena o la Via Lauretana.
Ed ho infine perso il conto – ma dal 20 luglio dovrebbero essere quattro – le mostre in corso contemporaneamente al Santa Maria della Scala (https://www.santamariadellascala.com/it/mostre/), dove già la collocazione permanente della Collezione Piccolomini Spannocchi rappresenta la novità più attraente di quest’anno.
Inutile, dopo, chiedere perdono per aver saputo raccontare tutto questo.
Roberto Guiggiani