“Ho letto quella petizione e trovo che dica cose molto lungimiranti ed intelligenti, soprattutto sulla richiesta, a Esecutivo e politica nazionale, di elaborare un pensiero, una nuova missione, ed un’idea di investimenti importanti per il futuro di Siena”.
Tre giorni dopo la pubblicazione di “Non cancellate il Monte”, petizione nata “per garantire l’autonomia operativa della Banca e la salvaguardia del territorio senese” , arriva la risposta di uno dei tre destinatari dell’appello lanciato da Siena: a parlare è infatti Enrico Letta, segretario del Pd e candidato alle elezioni suppletive per il seggio Toscana 12.
“Mi adopererò in questa direzione(quella della petizione ndr.): c’è bisogno di tutta Italia di costruire una ‘missione Siena’, che deve stare dentro le logiche del Pnrr – prosegue-. Ho letto quell’atto e molte cose sono condivisibili”. “Non cancellate il Monte” intanto è vicina a toccare quota mille firma, per poter sottoscrivere la petizione potete cliccare al seguente link. L’argomento si sposta ovviamente sulla vicenda Mps. Letta spiega: “Credo che sia importante che il Governo incontri i sindacati. Con le istituzioni sono fondamentali in questo processo e deve esserci un coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Monte dei Paschi ha un legame con territorio e dipendenti che è forza integrale”.
Il segretario del Pd è intervenuto alla Festa dell’Unità di Monteriggioni, per incontrare amministratori e dirigenti locali Pd e centrosinistra, ed ha fatto anche sapere che ha firmato gli atti formali di accettazione della candidatura, a sostegno della quale sono state raccolte le firme necessarie. Domani, a Firenze, presenterà la sua candidatura .
La sua riflessione poi si è spostata su temi nazionali, sull’Afghanistan, dove oggi è arrivato l’ultimo volo del ponte aere verso l’Italia. “Grande onore ai soldati, grande onore a tutto il personale- commenta-, a partire dal console, per avere riportato in Italia 5mila afghani. L’operazione è stata straordinaria ed il nostro paese, adesso, deve fare di tutto perché la posizione europea sia quella dei corridoi umanitari. Purtroppo tanti afghani sono rimasti lì in una situazione drammatica. L’Europa deve ottenere corridoi umanitari, non possiamo abbandonare quelle donne e quei bambini. Possiamo gestire questi corridoi con la giusta solidarietà ed il giusto equilibrio”.
La chiosa è sulle dimissioni dell’ormai ex-sottosegretario all’economia Claudio Durigon: “Ha fatto bene. Credo che questa è stata una soluzione che doveva arrivare prima, ma ora che è arrivata è stata la cosa migliore che poteva accadere, anche se si è perso tempo. Questo è un modo per sancire che esistono valori insostituibili: quello dell’Antifascismo, che si trova nella Costituzione”, conclude.
GG
MC